Una “avventura che ci ha portato lontano”: è questo il positivo bilancio che BCS Group può tracciare della propria esperienza in India, a più di dieci anni dall’installazione della propria sede produttiva, avvenuta nel 2005 nella zona strategica del Punjab. La crescita costante del fatturato, arrivato a 9 milioni di Euro, si accompagna, infatti, al consolidamento della rete commerciale in tutto il Paese e al rafforzamento del posizionamento sul mercato, in tutte le principali famiglie di prodotti.
Di questi dati e delle prospettive future, si è parlato in occasione della visita di un folto gruppo di importanti dealer indiani, accompagnati da Arun Gupta e S. K. Bansal, rispettivamente General Manager e Marketing Manager di BCS India Pvt Ltd, presso la sede di BCS SpA di Abbiategrasso, alla presenza del Presidente Ing. Fabrizio Castoldi e del Direttore Commerciale Export e Direttore della filiale indiana, Roberto Pini.
“Attualmente nella nostra sede di Ludhiana lavorano 60 dipendenti – spiega Roberto Pini – A breve è però in programma un ampliamento della struttura per far fronte alla crescita dei volumi produttivi che, in questi anni, è stata costante e significativa. Siamo presenti in tutte le aree del Paese con prodotti diversificati, che rispondono alle specifiche esigenze di ciascuno”.
In particolare, le motofalciatrici di BCS sono utilizzate nelle regioni del Nord dell’India, come il Kashmir, dove si arriva fino a 3.500 metri di altitudine per il taglio dell’erba medica che, una volta fatta essiccare, viene utilizzata durante il lungo periodo invernale, come nutrimento per le greggi di pecore famose per la preziosa lana. Le mietileghe sono impiegate prevalentemente per il taglio del grano, della soia e dei fagiolini neri, nelle regioni del Punjab, Haryana, Bihar, Uttar Pradesh. Per le coltivazioni nei campi di pomodoro, canna da zucchero, fiori e ortaggi vengono scelti i motocoltivatori BCS con i risultati significativi nello Stato del Maharashtra.
Molti anche i trattori, distribuiti nel Paese attraverso l’importatore Escort e utilizzati per i vigneti principalmente della zona di Mumbai, dove si produce uva da tavola destinata al mercato inglese, oltre che nelle piantagioni di melograni, pesche e albicocche. La compattezza e il ridotto ingombro in altezza permette ai trattori Ferrari di essere utilizzati sia nei filari che nei pergolati, soprattutto con atomizzatori al traino.
“I prodotti del Gruppo BCS superano anche le tensioni e i confini politici – continua Roberto Pini – Le nostre macchine vengono infatti vendute, tramite la filiale indiana, in Nepal e Pakistan, Paese quest’ultimo che vive forti tensioni con l’India. Stiamo inoltre iniziando a commercializzare alcuni prodotti anche in Myanmar”.
Quanto ai punti di forza dei prodotti del Gruppo BCS, Pini ne evidenzia in particolare quattro: ”Innanzitutto la loro grande affidabilità. I nostri macchinari sono impiegati in lavori professionali e per numerose ore al giorno ininterrottamente, spesso svolgendo lavorazioni conto terzi e ripagando, quindi, rapidamente il costo dell’acquisto. Vengono apprezzate anche la maneggevolezza e l’elevato livello tecnologico. Infine, grazie ad un notevole lavoro a livello commerciale e assistenziale, possiamo contare su una rete di concessionari estremamente ramificata, in grado di offrire un ottimo servizio di assistenza e ricambistica anche nelle zone più remote del Paese”.