Non mancano le polemiche sull’area ex Saffa. Dopo la presentazione del protocollo d’intesa sull’area di Pontenuovo a Magenta la candidata sindaco per la lista ‘Progetto Magenta’ ha commentato tramite una nota stampa, il progetto avviato dall’amministrazione. “Dopo 4 anni di lavoro dell’attuale Giunta – dice Minardi – ci ritroviamo con un protocollo d’intesa per un progetto, che è solo un punto di partenza da approfondire: al di là dei buoni propositi mancano il piano economico e indicazioni concrete per quanto riguarda le tempistiche di realizzazione, mentre i dati sull’occupazione generata risultano quanto meno dubbi. In compenso si è gettato alle ortiche il lavoro di coordinamento con il comune di Boffalora, che è invece strategico per una soluzione di ampio respiro e di successo”.
Silvia Minardi attacca duramente anche sul possibile aumento di traffico che un progetto del genere porterà a Pontenuovo, come se non ce ne fosse già abbastanza. “Nella relazione presentata – dice – si parla dell’area come “facilmente raggiungibile anche grazie all’affaccio a sud sulla Strada Statale Padana Superiore” (oggi SP11): generare ulteriore traffico è la risposta ai cittadini di Pontenuovo sui problemi legati alla viabilità? La Giunta ricorda che il progetto della Variante prevede che l’attuale via de Medici (SP11) venga declassata a strada comunale e diventi ciclo pedonale, o ha deciso di abbandonare il progetto? Ancora una volta sembra mancare una visione d’insieme che è essenziale per pianificazioni di ampio respiro come questa”.
E continua: “La lista civica Progetto Magenta ha fatto dell’ascolto dei cittadini il tratto distintivo di questi due anni di lavoro. Anche per l’area ex-Saffa continueremo su questa strada: vogliamo costruire un progetto condiviso, che non risponda alla logica de “il mio progetto contro il tuo”, ma che coinvolga la città con tutti i suoi attori: cittadini, mondo produttivo, terzo settore”. “Il nostro primo passo sarà, quindi, ridefinire la valorizzazione dell’area Saffa in accordo con tutti gli attori in campo, a partire dagli abitanti di Pontenuovo, e in coordinamento con il piano per la Variante. Come abbiamo già avuto modo di dire, proporremo la ridefinizione di alcune destinazioni (in primis l’area residenziale), al fine di sfruttare al meglio le potenzialità urbanistiche dell’area, ad esempio valutando la creazione di una “cittadella della salute” in collaborazione con il nostro ospedale e tenuto conto del possibile trasferimento a Milano dell’Agenzia europea del farmaco. Per quanto riguarda i finanziamenti, sarà fondamentale ampliare l’orizzonte di riferimento per attingere tramite bandi a risorse regionali ed europee. Il nostro obiettivo è di avanzare proposte concrete e scegliere insieme ai magentini come migliorarle e realizzarle: perché ciò che diventerà l’area Saffa deciderà il futuro di Magenta per i prossimi decenni!”.