Il Parco del Ticino ha cambiato idea sulla tangenziale? Ma non scherziamo. Il Parco deve difendere l’ambiente e direbbe si ad una strada che devasta l’ambiente? La precisazione, questa volta, arriva dal vice presidente Luigi Duse: “Leggo su agenzie e media vari dichiarazioni in cui il Parco del Ticino avrebbe cambiato idea sul tracciato della SS11 Vigevano Malpensa. Le dichiarazioni apparse sono destituite di fondamento e al massimo sono auspici personali del Presidente Beltrami”. In merito è giunta una nota stampa che pubblichiamo
Ecco i motivi:
1. Non ha cambiato idea (il Parco del Ticino) rispetto al NO del 10 settembre 2015 perché nessun progetto al momento è stato presentato e discusso.
2. Non ha cambiato idea (il Parco del Ticino) perché la delegata dal Consiglio, Architetto Gioia Gibelli (delegata unica da Consiglio di Gestione con Delibera CHE SI è SPESA IN QUESTI ANNI PER PROGETTI ALTERNATIVI E MENO IMPATTANTI) non ne era informata.
3. Non ha cambiato idea ( Il Parco del Ticino) infine perché ieri il Presidente, in occasione del Consiglio di Gestione che è durato 5 ore, avendo anche trattato l’argomento su altri fronti, non HA PROFERITO PAROLA SULLA SUA POSIZIONE INVECE ESPRESSA AI MEDIA.
Ricordo che LA MEDESIMA STORIA SI ERA VERIFICATA SUL MEDESIMO ARGOMENTO nel settembre 2015.
Il Presidente allora venne in Assemblea dei Sindaci a scusarsi sostenendo che era stato mal interpretato dai giornalisti.
Oggi ci risiamo, stesso argomento, stesse modalità.
O i giornalisti sono sempre incapaci, o sull’argomento di gran interesse per il Signor Beltrami, si sta giocando una partita non rispettosa della storia del Parco del Ticino, Parco Regionale che DEVE occuparsi della tutela ambientale del Territorio, e soprattutto NON RISPETTOSA DEI LIVELLI ISTITUZIONALI PREPOSTI.
Il Parco del Ticino non è un regno, ha un CdG non di nomina del Signor Beltrami, e le uniche voci reali e legali sono GLI ATTI, LE DELIBERE!
Il resto sono opinioni personali. INCREDIBILE CHE SIANO PRESE IN MANCANZA DI PROGETTO DEPOSITATO, PERALTRO. Nulla ovviamente da dire sulla legittimità delle posizioni del Sindaci per il Sì. Ma evitino di strattonare il Parco che svolge la sua funzione storica e istituzionale anche per loro, nella massima libertà.