TURBIGO – Oggi, siamo andati alla ricerca di un po’ di frescura sul Ticino, grazie all’amico Christian che possiede una di quelle barche a fondo piatto con le quali è possibile risalire il fiume. Oltre ad essere benedetti dalla poca acqua del fiume (ma sufficiente a farci star bene), ci siamo imbattuti in un cercatore d’oro. Stava spostando i sassi superficiali per arrivare alla sabbia che vi riposa sotto, segnando così una serie di percorsi visibili agli uomini del Ticino.
Gli abbiamo chiesto cosa facesse sulla sponda del Ticino il 4 agosto 2017, con i sassi che scottano e una temperatura vicina ai 40°C. Cercava l’oro ‘cribiando’ e lavando la sabbia e ci ha mostrato come fare a individuare le pagliuzze. Per il suo lavoro, sotto il ‘rabatòn dal sò’, consuma una decina di litri di acqua al giorno e ci ha detto che questa attività, svolta negli ultimi anni, l’ha fatto dimagrire di 20 kg. Ci crediamo, ma resistere bevendo acqua calda non è il massimo, anche se dà la forza sufficiente per continuare a cercare pagliuzze d’oro che navigano nella poca acqua contenuta nella tazza (foto). “Una soddisfazione vederle luccicare sotto il sole”, ci dice Maurizio (che nella sua vita è stato maestro di sci e campione di tennis), prima di accumularle in un apparecchio da lui ideato, che funziona come una pompetta d’aspirazione. Le pagliuzze le abbiamo viste anche noi, ma non sappiamo quante ne servono per fare un grammo (il valore è poco più di 30 euro).
Certo è che sono soldi guadagnati!