LONATE POZZOLO – Sono in corso i lavori di costruzione di una piccola centrale idroelettrica che sarà alimentata dalle acque di scarico del depuratore di Sant’Antonino. La realizzazione è stata spostata in territorio di Lonate Pozzolo, un centinaio di metri più a monte dall’attuale manufatto di sfioro nel Canale Industriale che si trova, invece, in territorio di Nosate, dove originariamente era prevista l’installazione.
Era prevista sin dall’inizio quando, nel 1987, a seguito di un’ordinnza del Ministro della Protezione Civile, il varesotto Giuseppe Zamberletti, il progetto di bonifica delle acque di spagliamento dell’Arno fu affidato alla società Castalia. Successivamente, nel 1988, l’Assessorato Ambiente e Ecologia della Regione Lombardia affidò, a ‘Italimpianti’ lo studio generale per il ‘Risanamento dei territori soggetti al disperdimento delel acque di rifiuto e meteoriche dei torrenti Arno, Rile e Tenore e delle fognature di Busto Arsizio’.
Il rapporto finale conteneva già tutte le soluzioni che sarebbero state perseguite negli anni successivi: addurre le acque di Busto Arsizio al depuratore di S. Antonino, attraversando i territori di Magnago e Vanzaghello; intervenire risolutamente sui torrenti Arno Rile e Tenore che costituivano, nel tratto finale, una vera e propria fognatura a cielo aperto. Eppoi convogliare le acque di scarico del depuratore e dell’Arno nel Canale Industriale e, in emergenza nel Canale Marinone e da qui nel fiume Ticino.
L’intero progetto entrò nell’Accordo di Programma tra più enti, del dicembre 1998, siglato in Regione dall’allora assessore alle Opere Pubbliche e Protezione Civile, Milena Bertani, in vista dell’apertura dell’aeroporto ‘Malpensa 2000’, le cui acque sarebbero state convogliate anch’esse al depuratore di Sant’Antonino. E’ in questo contesto di apertura dell’aeroporto che si trovarono i fondi necessari all’operazione di bonifica con la realizzazione di alcune vasche di dispedimento e raccolta dei reflui e messa in opera di uan tubazione che convogliava i reflui – in uscita dall’impianto di fitodepurazione – al Canale Industriale. Nel 2006 venne aperto il manufatto di sfioro sul Canale Industriale ( e non mancarono alti lai per le schiume che si innalzavano sul pelo dell’acqua), nelle vicinanze dell’attuale fabbricato che la ditta ‘Mondino costruzioni’ sta realizzando e dove sarà installato l’impianto idroelettrico.
Questa la storia che ha portato le acque della fognatura di Busto Arsizio e Malpensa nel Canale Industriale e quindi nel Naviglio Grande (un bacino imbrifero, quello del Ticino, estraneo a tali acque, che avrebbero dovuto essere indirizzate nell’Olona), quelle stesse acque che una volta depurate a Sant’Antonino faranno girare – fra qualche mese – la turbina collocata sulla riva sinistra del Canale Industriale, nella zona che nel vernacolo locale è detta ‘Punt di Ladar’.