Nella nostra storia delle Vie, in ogni puntata allarghiamo la visuale su denominazioni caratteristiche del paese, trascurando quelle per le quali non abbiamo niente da aggiungere. Stavolta parliamo di ‘Via Naviglio’, sponda destra, perché la sinistra è la cosiddetta ‘Alzaia’, strada dove avveniva l’attiraglio dei barconi
95 – MONTE SANTO
Collega la Via Matteotti alla Via Buonarroti e fu denominata nel 1932. Originariamente era un sentiero di campagna. Poi iniziò l’urbanizzazione di questa parte del paese, con due strade sottocosta parallele alla Via Matteotti (che è certamente la strada più antica che portava a Lonate Pozzolo) e diverse altre ortogonali alle due longitudinali.
96 – MONTESSORRI MARIA
Collega la Via Plati (Piatti) alla Via Villoresi e fu denominata con delibera 120 del 28 settembre 1971.
97 – MONTI VINCENZO
Collega la Via Trieste alla Via Cristoforo Colombo e fu denominata con delibera 26 del 9 marzo 1965.
98 – NAVIGLIO sponda destra
Collega la sponda destra del Naviglio con Via Roma all’altezza dell’ex conceria Cedrati. E’ una strada bianca, malmessa, che passa sotto il ponte della circonvallazione e prosegue. Nel punto in cui una bocca (Cicognera?) del Naviglio alimenta la roggia Pietra, la strada si biforca: da una parte costeggia lo scaricatore del Naviglio che va ai ‘Tre Salti’, dall’altra prosegue diritta sulla riva sinistra del canale in Regresso, che riporta l’acqua che ha lavorato sulla turbina della centrale ‘Castelli’, al Ticino in località ‘Casa delle Barche’.
Presente nell’elenco delle Denominazione delle Vie del 1971, il catasto del 1850 la indica come strada consorziale detta Al Ponte di Turbigo a far intendere che si trattasse di una strada importante. Qui possiamo solo ipotizzare che dal ‘Ponte di Castano’ arrivasse a quello di Turbigo (due ponti in successione nell’antico alveo del Naviglio). Purtroppo, il Catasto Teresiano del 1722 non la prende in considerazione, per cui possiamo desumere che la strada assunse una certa importanza solamente nell’Ottocento.
La strada compare nel primo Elenco delle strade vicinali che porta la data del 23 marzo 1866, con due punti estremi: Dal ponte di Turbigo ai boschi e, al punto 8, in un successivo elenco approvato dall’amministrazione di Paolo Tatti del 1° marzo 1892, è pure indicato che aveva una lunghezza di 500 metri e una larghezza di 3.
Non si spiega l’esistenza del passaggio sotto il pilone della linea ferroviaria Novara-Seregno (1880) a far pensare che la strada – in un certo tempo – percorresse anche l’attuale sponda destra fino a raccordarsi al ponte della Padregnana. Diversamente, sul pilone dell’altro ponte ferroviario a servizio della centrale termoelettrica (1936), il passaggio non è stato realizzato, per cui la strada in sponda destra era già stata cancellata dalla storia.
FOTO Panoramica del Naviglio