Chi non è troppo giovane ricorderà sicuramente le abitazioni in cascina. C’era tutto quello che serviva per vivere. La ‘ca, la stalla, la stanza dove si appendevano i salami, la ghiacciaia che non tutti avevano e serviva per conservare i formaggi d’estate.
Entrando al museo agricolo ‘Angelo Masperi’ di Albairate sembra di tornare a quell’epoca. Quando c’era poco, ma il calore umano era immenso. Oggi ad Albairate il museo agricolo era in festa. I volontari amici del museo si sono prodigati a preparare le salamelle e hanno illustrato le caratteristiche del museo ai tanti visitatori. “Il museo offre una grande oppiortunità alle scolaresche – dicono gli amici del museo – Le maestre però devono essere preparate, altrimenti i ragazzi restano un po’ spiazzati“. I volontari sorridono.
Capita che da Milano arrivino ragazzini che non hanno mai visto una gallina viva. Al museo lo possono scoprire che la gallina non nasce al supermercato impacchettata, ma ha una vita e c’è chi la nutre e la alleva. Non è una realtà così lontana.
Del resto tutti noi abbiamo origini contadine, tranne le pochissime eccezioni che vantano discendenze nobili. “Noi amici del museo siamo tutti in là con gli anni – continuano – abbiamo vissuto il periodo del cambiamento. Quello tecnologico che ha cambiato radicalmente il mondo dell’agricoltura. E così abbiamo voluto realizzare un luogo che potesse ricordare i tempi passati, la nostra storia, le nostre tradizioni“.
Il museo si compone di due parti. Una esterna con i mezzi, la ghiacciaia, le meridiane e una interna dove si entra nelle case di una volta, nelle stanze, nel fienile, nelle botteghe da lavoro, nelle stalle con gli animali. Tutto com’era un tempo.