Venerdi sera, presso la sala civica del Comune di Buscate, Casapound Altomilanese con Lucio Ruggeri e Stefano Casari, hanno introdotto Marco Carucci che insieme a Paola Ramella è l’autore del libro su Sergio Ramelli.
Sottotitolo del libro: “Quando uccidere un Fascista non era reato”. Un pò di storia dobbiamo farla. Il 13 marzo 1975: un ragazzo di 18 anni viene aggredito sotto casa. Due persone gli spappolano il cranio a colpi di chiave inglese. Muore dopo 47 giorni di agonia. Questo ragazzo era un militante di destra e si chiamava Sergio Ramelli.
Sergio Ramelli era un ragazzo come tanti altri, che viveva i suoi 18 anni diviso tra lo studio, la passione per il calcio (giocava nelle squadre di quartiere, come si vede nelle foto), la fidanzata e… la militanza politica nel Fronte della Gioventù. Frequentava l’Istituto tecnico Molinari di Milano, quando fu bollato con il marchio di “fascista” solo per aver scritto un tema in classe in cui biasimava gli omicidi delle Brigate Rosse. Erano gli anni Settanta, gli anni in cui vigeva la barbara legge dell’ “antifascismo militante” in base alla quale chiunque non professasse idee comuniste era considerato un nemico da colpire e, possibilmente, da abbattere. Fu così che Sergio dovette subire un “processo popolare” nella sua scuola, indifeso dai professori, dal preside, dai suoi stessi compagni. Fu così che venne aggredito più volte ed espulso dall’Istituto senza che le autorità scolastiche, la stampa, la magistratura o la polizia si opponessero a questa che era ormai solo una delle tante, troppe violenze perpetrate dalla sinistra.
Presente alla serata anche il cantante Federico Goglio in arte Skull. Ne abbiamo approffitato per chiedere al Casari cosa ne pensa della legge Fiano, questa la sua risposta: “La legge Fiano è una legge liberticida e proprio contro quella democrazia che solo a parole vuole difendere. È stata fatta per distrarre gli italiani, a mascherare i fallimenti del governo. Di certo non fermerà la nostra attività politica quotidiana, da questo punto di vista non cambierà nulla per noi!”
Vi lasciamo alla presentazione del libro, con il video dove Marco Corucci presenta il suo lavoro: