Riceviamo e Pubblichiamo
Abbiategrasso. Lo scorso 20 settembre, si è riunita la III Commissione permanente – Sanità e politiche sociali della Regione Lombardia per discutere la possibile riapertura del pronto soccorso, in ore notturne, del Presidio Ospedaliero Costantino Cantù di Abbiategrasso. Durante la mattinata sono state effettuate le audizioni del direttore generale ASST Ovest Milanese e del dirigente medico dei servizi di urgenza. Il pronto soccorso è stato chiuso nelle ore notturne a causa del mancato raggiungimento degli accessi, come disciplinato dal decreto del Ministero della Salute, inoltre i dirigenti ascoltati dalla Commissione hanno mostrato come il pronto soccorso, mancando di specifici requisiti per il trattamento di determinate emergenze, ad esempio polmonari e cardiache, non è inserito nei percorsi emergenziali. Tutto ciò ha determinato un trasferimento dei pazienti verso altri centri ospedalieri. Tutto ciò è sicuramente determinato dal trasferimento di reparti e specialità verso altri presidi, avvenuto nel corso del tempo. La domanda viene allora spontanea, per quale motivo sono stati investiti milioni di euro per l’ampliamento dell’ospedale, (22 milioni solo per il pronto soccorso) per poi depotenziare sempre più una struttura?
Durante l’udizione, la portavoce dei cittadini al Consiglio Regionale, Paola Macchi, ha chiesto i dati degli accessi precedenti al 2016 per verificarne l’andamento, inoltre ha auspicato un potenziamento effettivo dell’ospedale, nel suo complesso, come presidio per far fronte alla richiesta di salute da parte dei cittadini.
I componenti della commissione hanno ritenuto opportuno effettuare un sopralluogo alla struttura, prima di esprimere un parere definivo.
Esponenti del Movimento 5 Stelle Abbiategrasso erano presenti durante l’udizione, per ascoltare le parole dei dirigenti dell’ASST Ovest Milanese e osservare il comportamento delle altre forze politiche in merito alla questione. Tra il pubblico era presente anche il Sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai e rappresentanti del Movimento del Cittadino Malato. Altre opposizioni che durante la campagna elettorale si erano prodigate, a parole, per l’ospedale: non pervenute.