Se non ci fosse stata l’associazione Ri-Parco Bene Comune ad occuparsi dell’area Cral dell’ex Novaceta oggi in quella zona ci sarebbe la giungla. Erbacce incolte, degrado totale, magari piantagioni di marijuana (un paio di piantine sono state già trovate non molto tempo fa), luogo di spaccio e rifugio per chi non ha dove andare. Questa è la realtà dei fatti, inutile nascondersi. Ieri, durante la festa delle associazioni in piazza Liberazione c’era anche il Ri-Parco, ancora per sensibilizzare i magentini sull’importanza di quel luogo, patrimonio storico che possa finalmente tornare alla città.
“Era il 2014 – recita il volantino distribuito ieri intitolato ‘Cral ex Novaceta: basta parole, ora i fatti!’– quando abbiamo consegnato al Comune 2000 firme raccolte per toglierlo dal degrado e restituirlo alla città come lo avevano ideato, realizzato e gestito i lavoratori dell’ex Novaceta. In questi 3 anni le belle parole hanno cercato invano di coprire il disinteresse del Comune a tutelare il Cral e restituirlo ai cittadini. E’ toccato ai volontari dell’associazione Ri-parco bene comune custodirlo e contrastare l’abbandono, il degrado e i vandalismi per far rivivere il progetto”. Cosa accadrà da qui in avanti? Staremo a vedere. I membri di Ri-parco sono fiduciosi che finalmente l’area Cral diventi parco pubblico.
“Nella recente campagna elettorale – continua il volantino – tutti gli schieramenti politici hanno espresso, ancora una volta, apprezzamento e vicinanza all’iniziativa dei volontari del Ri-parco: ci auguriamo che alle parole segua finalmente il riconoscimento e la regolarizzazione dell’impegno dei volontari e concrete iniziative per riaprire il Cral ai cittadini”. Chiunque può iscriversi all’associazione e dare il suo contributo. Nei prossimi giorni aspettiamo i volontari di Ri-parco nella nostra redazione per un’intervista.