Povera cappelletta del cimitero. Manutenzione completamente assente e c’è chi, giustamente, si lamenta. E’ un luogo di culto all’ingresso del campo santo di Magenta lasciato andare da tempo. Situata vicino all’ingresso principale dove parecchia gente entra e si ferma in segno di raccoglimento. Il segno degli anni però si fa sentire e nessuno fa qualcosa per impedirlo. Nel mese di giugno sono entrati i ladri pensando di trovarvi chissà cosa. Lo hanno fatto alla luce del sole in un momento in cui non c’era nessuno in giro. Hanno scardinato la porta del ripostiglio vicino all’altare e se ne sono andati. All’interno c’era soltanto una cassa contenente le vesti dei sacerdoti, ovviamente nulla che potesse interessare i malintenzionati in cerca delle monete lasciate per l’elemosina che, ovviamente, non c’erano.
“Dal mese di giugno la porta è rimasta come la si vede adesso – commenta un uomo, frequentatore quotidiano del cimitero di Magenta – Rotta e mai aggiustata nonostante sia stato fatto presente agli uffici competenti. Possibile che nessuno se ne preoccupi?”. In realtà a ben guardare la cappelletta è un po’ tutta da sistemare. Le porte di ingresso sono rotte e già una volta si sono completamente staccate. “Occorre fare attenzione quando si apre la porta perché si rischia che resti in mano come è già successo”, scherzano i presenti. Ed è così da anni. Quando piove l’acqua scende a scrosci dalle infiltrazioni creando delle pozze non indifferenti. Le panche sarebbero da sostituire e il pavimento necessiterebbe di una bella pulita.
Tempo fa la cappelletta, e bisogna andare indietro di parecchi anni, veniva usata anche per la messa. Tutti i lunedì mattina veniva celebrata la funzione. “Anche oggi – continua un uomo – potrebbe essere utilizzata per i funerali se qualcuno dovesse farne richiesta”. “Lavori di sistemazione che non vengono fatti da anni – continua – questa è una cappella di proprietà comunale, ma purtroppo nessuno si interessa di sistemare lo stretto necessario. Eppure basterebbe poco”.