I sindaci di Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano e Cusago scrivono al Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Graziano Del Rio in merito alla tangenziale di collegamento Vigevano, Abbiategrasso, Robecco, magenta. Chiedono al Ministro e al Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni di cancellare il progetto Anas e propongono di realizzare un nuovo progetto “concertato direttamente con i comuni interessati, per meglio rispondere alle reali esigenze di viabilità del territorio, economicamente sostenibile sia in termini realizzativi che gestionali, volto alla riqualificazione delle strade esistenti, al potenziamento del trasporto pubblico sia su ferro che gomma, la realizzazione di piste ciclabili di collegamento tra i comuni oggi praticamente inesistenti”.
Nella lettera si specifica che non sono stati fatti gli interventi di modifica sostanziali del progetto originario chiesti per adeguare l’infrastruttura alle mutate esigenze del territorio e minimizzare e mitigare l’impatto ambientale. Non sono state accolte le richieste di adeguamento infrastrutturali dal realizzare sulla tratta B che da Albairate porta a Milano, indispensabili per garantire la funzionalità dell’opera. La lettera ribadisce, inoltre, quanto più volte sostenuto. Ovvero che il progetto stralcio è vecchio, sovradimensionato, costoso e non risolverà le problematiche di viabilità del territorio, anzi le peggiorerà. Non soddisfa le prestazioni funzionali dell’opera che erano state indicate nel progetto preliminare approvato originariamente nel 2001 e inserite nella legge obiettivo nel 2003.
Provocherà danni al sistema idrico superficiale e sotterraneo, danni paesaggistici, danni di intercomunicazione, nonché danni alla biodiversità (la strada costituirebbe un’interferenza notevole con il corridoio ecologico del Parco del Ticino, unico collegamento significativo tra Alpi e Appennini). Consumerà suoli agricoli per un totale di 1.266.844 mq pari al 94% dell’intera superficie occupata dall’infrastruttura, oltre a produrre impatti sul suolo agricolo circostante e sulle acque superficiali e sotterranee per una superficie pari a 2-500.000 mq.