Nuove spese per il periodo natalizio al comune di Magenta. Come se non ce ne fossero già abbastanza. Dalla determinazione del dirigente del settore tecnico del 21 dicembre scorso si procede all’acquisto di giochi per la scuola dell’Infanzia Fornaroli, la scuola dell’Infanzia Papa Giovanni Paolo II e la scuola dell’Infanzia Rodari di via Saffi a Magenta per un importo di circa 27mila euro più Iva che fanno salire la cifra a quasi 33mila euro.
Ma tali strutture non avevano dei giochi a disposizione? Giochi acquistati per la quasi totalità dalla scuola stessa o donati dall’associazione Genitori oppure donati dai cittadini di Magenta attraverso una raccolta fondi, come nel caso dei due scivoli della scuola dell’Infanzia Papa Giovanni Paolo II? Che motivo c’era di sostituirli? Va detto che nel mese di luglio è stato eseguito un sopralluogo presso la scuola dell’Infanzia Fornaroli con un tecnico che ha verificato lo stato manutentivo e il grado di sicurezza dei due giochi presenti nel cortile.
Per entrambi i giochi è stato riscontrato uno stato di degrado tale per cui si è resa necessaria la rimozione completa. Successivamente però è giunta una nota da parte di ATS che ha segnalato la necessità di posizionare del materiale anti trauma sotto i giochi situati nel giardino della scuola dell’Infanzia Papa Giovanni Paolo II, alla quale ha fatto seguito la richiesta della direzione scolastica anche per i giochi situati presso la scuola dell’Infanzia Rodari di via Saffi.
Ma c’è dell’altro. Perché pare che su segnalazione di una persona sono stati eseguiti ulteriori approfondimenti normativi dai quali è emerso che i giochi per i quali viene chiesto il posizionamento del materiale anti trauma (quindi anche quelli acquistati tramite contributi dei cittadini) non posseggono la specifica etichettatura di conformità alla norma En 1176, ma sono marcati CE, pertanto non adatti a essere usati in spazi pubblici. Tali giochi vanno, quindi, sostituiti in toto. Da qui l’ulteriore esborso di denaro per riacquistarli. Ci chiediamo se questo eccesso di zelo fosse proprio necessario