TURBIGO – Per non annoiarsi, nel giorno di Capodanno, dove il battito della vita rallenta, cosa c’è di più interessante che prendere in mano vecchie carte e cercare di ricostruire la storia di un territorio millenario…Siamo arrivati al n. 119 delle Vie turbighesi, siamo già al terzo anno, non pensavo fossero così tante. Il passato per un vecchio è più attraente del futuro, se non altro perché è più ‘lungo’, mentre il futuro è ‘corto’…
119 – RONCO (del)
La cascina del ‘Ronco’, detta anche cascina ‘Bruciata’, denomina una Via posta nell’area (al di là della circonvallazione, allo ‘Scaldasole’) che un tempo apparteneva al territorio di Castano Primo. Il ‘ronco’ è u terreno in cui la vegetazione ad alto fusto fu abbattuta ed arsa al fine di ottenere un campo da coltivare. Quella di cui parliamo, nell’Ottocento, era una stazione delle diligenze e ancor oggi un affresco segnala l’antico punto di riferimento. Si trova all’estremo nord del territorio turbighese ed è stata denominata con delibera della Giunta Municioale n. 168/1997.
L’esigenza era nata dalla realizzazione di un Piano di Lottizzazione denominato ‘Scaldasole’, di iniziativa privata, che occupò un’area compresa tra le Vie Molinara-Lonate-Scaldasole. Oggi, la Via del ‘Ronco’ (così chiamata per la vicinanza alla cascina ancora in territorio di Castano) congiunge la Via Molinara con la Via Scaldasole, ma comprende anche una diramazione parallela e prospiciente alla Via Molinara.
Abbiamo detto che questo territorio apparteneva a Castano, i cui confini, fino al 1504, non erano ancora definiti e in questa zona c’era solamente una grande brughiera. Al tempo erano documentate a Castano quattro cascine: Malpaga, Cornarina, Cantona e Saronna. E’ solo nel periodo del declino spagnolo che dai documenti affiora anche il nostro toponimo, che indica come fosse in corso un’opera di dissodamento di parte della brughiera per ricavarci campi di coltivare.
La prima notizi documentata della cascina Ronco, infatti, è contenuta in un atto notarile del 1666, nel quale c’è scritto che “Battista e Carlo fratelli De Rainoldis” abitavano nella cascina chiamata ‘Ronco’, posta nel territorio del borgo di Castano di proprietà del prevosto Corio (atto rogato dal notaio Dionigi De Magistris q. Antonio il 6 novembre 1666).
FOTO Alla cascina ‘Ronco’ furono rinvenute tombe alla ‘Cappuccina’ del IV secolo d.C. dello stesso genere di quelle rinvenute sulla Via antica che da Castano porta a Turbigo
NB. 4 gennaio 2018. Sotto la cscina del Ronco, lato valle, ci son dei sistemi per orientare l’acqua verso il Naviglio Grande. Una roggia-sfioratore incassata nella costa (ma anche altri manufatti) sembrerebbero legati alla piena dell’Arno del 1836 che inondò Turbigo e solamente l’intervento dei campari del conte Arese, guidati dal Gennaro, furono in grado di deviare le acque.