Anche questo primo gennaio è stato caratterizzato dalla Marcia per la Pace a Corbetta. Tema scelto, quello dell’accoglienza e dei migranti. Un tema quanto mai attuale che scatena dibattiti politici a non finire.
La marcia è stata organizzata dal Comitato Intercomunale per la Pace nel Magentino, dalla parrocchia di San Vittore, Agesci, Muri, Acli e ha visto la partecipazione, tra gli altri, degli amministratori di Bareggio, Vanzaghello, Cornaredo. Assenze che si sono notate quelle di Magenta e, soprattutto, Corbetta. Partita da piazza Verdi la marcia è stata preceduta da un gesto simbolico.
I sindaci presenti hanno abbattuto un muro che simboleggiava l’ostacolo all’integrazione. Dall’altra parte c’erano i richiedenti asilo ospitati presso la Vincenziana di Magenta che hanno offerto loto i teli termici, quelli che mettono dopo gli sbarchi. Un gesto quest’ultimo che ha un significato. Ovvero, dopo avere abbattuto i muri è necessario che qualcuno sia presente ad accogliere. C’era alla manifestazione anche l’on. Francesco Prina, ma non il sindaco Marco Ballarini e nemmeno un altro membro della giunta corbettese.
“Spiace davvero per questa assenza – ha detto il consigliere di opposizione a Magenta Enzo Salvaggio presente alla marcia – argomenti come la pace e l’accoglienza non devono essere strumentalizzati. Tutti dobbiamo lavorare per un mondo migliore”.