Riceviamo e Pubblichiamo
MILANO – “Roberto Maroni si ritira dalla corsa per meri calcoli politici, dimostrando di tenere molto di più alla poltrona che ai cittadini lombardi. E l’eredità che ci lascia è tutt’altro che positiva. Dai trasporti alla sanità, il bilancio che se ne può tracciare – a quasi cinque anni dalla sua elezioni – è del tutto insufficiente. Lo testimonia il declino incessante che ha accresciuto il malessere fra i cittadini della zona del Magentino Abbiatense, nonostante l’attivismo messo in campo in questi anni dall’assessore Luca Del Gobbo.
Bene ha fatto il segretario metropolitano Pietro Bussolati a denunciare un sistema dei trasporti e della mobilità indegno. Pendolari costretti a viaggiare su treni più simili a carri bestiame, in perenne ritardo, attese di 24 ore per ottenere un ricovero, spazi insufficienti per accogliere i malati, non sono per nulla il simbolo di una Lombardia eccellente, come si affannano a descrivere in casa Maroni. Con Giorgio Gori abbiamo davvero un’occasione storica e, con le sue idee e progetti, possiamo finalmente scrivere un futuro migliore per la nostra Regione, a partire da un sistema di trasporti e una sanità che siano davvero all’altezza dei cittadini lombardi“.
Così in una nota il coordinatore della Segreteria metropolitana, Paolo Razzano, commenta la decisione del Governatore Roberto Maroni di non ricandidarsi alle prossime elezioni regionali.