Seconda puntata dei nostri appuntamenti con la sanità. Questa volta abbiamo incontrato la dottoressa Luciana Parola, Direttore del Dipartimento Materno Infantile del Fornaroli di Magenta Laureata medicina a Milano, specializzata in Pediatria e in Neonatologia.
Dal 1981 lavora al Fornaroli di Magenta. Dal 2008 è direttore dell’’UO Pediatria e Neonatologia. Dallo scorso anno ha la responsabilità del Dipartimento Materno Infantile. Consigliamo vivamente la visione del video che vi proponiamo dove la dottoressa e le infermiere spiegano le caratteristiche del reparto e in cosa consiste il loro lavoro Come è strutturato il reparto? Abbiamo 24 posti letto. E’ un reparto piuttosto grande, tenendo conto che la tendenza è quella di curare i bambini fuori dall’ospedale per quanto è possibile. Poi abbiamo gli OBI, le cosiddette osservazioni brevi intensive. Noi abbiamo scelto di assistere i neonati sopra il chilo e mezzo con la patologia neonatale.
Il parto è umanizzato il più possibile garantendo grande attenzione al neonato. Oltre alla stanzetta c’è l’apparecchio per la rianimazione, per intenderci. Il servizio sarà ulteriormente migliorato con la ristrutturazione di molti reparti del Fornaroli, tra i quali l’Ostetricia. La patologia neonatale avrà stanze singole con la presenza anche della mamma. Una innovazione importante che non c’è ovunque. Il confort di mamme e neonati in questo modo sarà maggiore. Assicurare informazione, accoglienza e altro è importante e la dottoressa ci tiene molto. Pronto soccorso pediatrico: separato da quello per gli adulti e destinato ai ragazzi fino ai 18 anni. Nel 2017 sono stati 12500 le visite fatte al ps pediatrico, in lieve aumento rispetto all’anno precedente. Aperto 24 ore su 24 con pediatra fisso nelle ore diurne. Di notte c’è un pediatra che può intervenire. Quale consiglio può dare ai genitori in apprensione per il loro bambino? In linea generale occorre osservare le condizioni generali. Caratteristiche come la febbre alta, ma con il bimbo sopra l’anno e in buone condizioni non sono generalmente preoccupanti. Se prende la tachipirina e comincia a migliorare non preoccupa.
Non è il caso di correre in pronto soccorso. Bisogna preoccuparsi quando il bambino è sofferente, allora è necessario trasferirlo in ospedale. Tema vaccini: Per la società italiana di pediatria vanno fatti, hanno salvato milioni di vite. C’è un gruppo di medici che si occupa di vaccini. Quello che facciamo come reparto è pubblicità positiva attraverso i cartelli all’ingresso. Io personalmente ho preso parte a riunioni sulle vaccinazioni e facciamo rieducazione sanitaria. Da parte mia c’è la disponibilità insieme ad altri, ad intraprendere colloqui con i genitori che sono dubbiosi. Tutto in maniera serena. Quali sono i punti di forza del reparto? Siamo una equipe, una squadra di medici e infermieri che lavorano in rete senza individualismi