Don Erminio, parroco di Inveruno, se la prende con la Lega Nord. Nel bollettino parrocchiale di due settimane fa si chiede: “a quali ‘cristiani’ si rivolge Salvini per essere da loro scelto a governare il Paese in nome del Vangelo? Leggiamo quello che scrive don Erminio che, non fa niente di più e niente di meno, che prendere come riferimento l’Arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini e Giuliano Zanchi, teologo di Bergamo.
La Risposta della Lega:
Domenica 4 Marzo, proprio il giorno delle elezioni, il Parroco di Inveruno, Don Erminio, ha diffuso un numero del bollettino parrocchiale dove si criticava il gesto di Matteo Salvini di giurare con un Santo Rosario ed il Vangelo in mano e la politica della Lega riguardo all’immigrazione.
Per quanto riguarda il primo punto, come già spiegato dallo stesso Salvini, è stato fatto un gesto col cuore, rimarcando i principi a cui si ispirerà per la propria azione politica. In un periodo di deriva morale e sociale ispirarsi ai precetti del Vangelo per le proprie azioni e dichiararlo pubblicamente crediamo sia un gesto coraggioso e importante. Ci sorprende che qualcuno si scandalizzi del fatto che Salvini brandisca il Rosario ed il Vangelo, del resto sono due simboli della nostra identità e cultura Cristiana. Troviamo stucchevole il rimprovero di Don Erminio che enfatizza, fino all’eccesso, quanto affermato dall’Arcivescovo di Milano Mons. Delpini:”nei comizi si parli di politica”. Allora cosa dovremmo dire a proposito dei comizi elettorali tenuti dalla non certo cattolica Emma Bonino all’interno di alcune Chiese? Quale ragione spinge a voler invitare una persona che ha sempre combattuto i precetti Cattolici nelle nostre Chiese? Su questo punto il nostro Parroco ha perso l’occasione per fare la cosa migliore, tacere!
Per quanto riguarda il tema dell’immigrazione, riteniamo che la Lega applichi in senso positivo quanto scritto da San Tommaso d’Aquino nella Summa Theologica (I-II, Q.105, Art.3)a proposito del rapporto con lo straniero. Analizzando il pensiero di San Tommaso, si evince che il principio ispiratore, per quanto riguarda la politica migratoria, deve la tutela del BENE COMUNE. L’immigrazione organica e proporzionata è un fattore positivo per la società, quando però diventa sproporzionata ed incontrollata (proprio come sta accadendo in questi anni) diventa pregiudizievole per il bene comune, mettendo in pericolo le fondamenta della società. Un flusso incontrollato e sproporzionato di stranieri provenienti da culture radicalmente diverse alla nostra, oltre a politiche di integrazione troppo veloci, introducono situazioni che distruggono gli elementi di unità psicologica e culturale di una nazione. In questo caso si sta chiaramente attentando al bene comune e ciò spiega perche tanti cittadini provano una sensazione di sconforto!
In conclusione rigettiamo totalmente la tesi esposta da Don Erminio e il patetico tentativo di attribuire la “patente” di buon cristiano solo a chi non si oppone all’immigrazione incontrollata ed a chi non vota Salvini. Forse se si smettesse di fare politica militante all’interno delle chiese siamo sicuri che tornerebbero a riempirsi di fedeli!