MILANO – La figura di Giovanni Battista (Gianni) Caproni di Taliedo, pioniere dell’aeronautica italiana, patriota, ricercatore (oltre 160 brevetti), imprenditore di oltre 40 aziende in diversi Paesi con 50.000 dipendenti, è emersa in tutta la sua straordinarietà alla conferenza sul tema “Gli aerei Caproni e l’epilogo della prima Guerra Mondiale” tenutasi nella sede della 1^ Regione Aerea di Milano nell’ambito delle commemorazioni del centenario del conflitto. Relatore Giovanni Massimello: ingegnere e storico aeronautico ha scritto libri articoli e saggi conosciuti e apprezzati sia in Italia,sia all’estero. Con il generale Giuseppe Pesce ha scritto il libro ‘Adriano Visconti Asso di Guerra’. A fare gli onori di casa, in vice del Comandante della Prima Regione Aerea Gen. Silvano Frigerio, il colonnello Marco Nardini.
L’ intervento introduttivo è stato svolto dal gen. B. Riccardo Merlino, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica di Milano. Presenti i discendenti dell’ing. Caproni, con la Princ.ssa Letizia Giovannei Caproni di Taliedo.
Nella relazione, Massimello ha dato molto risalto a uno dei migliori velivoli Caproni prodotto dal 1915 al 1918, il bombardiere Ca 100 e successive versioni, non soltanto per le caratteristiche tecniche d’avanguardia, ma soprattutto perché fulcro di una nuova tecnica di guerra aerea: il bombardamento di massa. Caproni, il 16 luglio 1916 incontrò a Udine il generale Cadorna, comandante supremo dell’Esercito italiano, cui propose di effettuare attacchi sulle retrovie austriache con stormi di 80 bombardieri Ca 450, dotati di motori prodotti dalla industria ‘Isotta Fraschini’ di Saronno, motori che sarebbbero stati utilizzati successivamente in quasi tutti i mezzi – aerei ed altro – costruiti dalle industrie del Gruppo. Il bombardiere Caproni ebbe un grande successo operativo: grazie ad esso furono realizzate numerose missioni sulle linee
austriache, sulle linee di comunicazione e sui porti. Entrò in servizio anche nelle aviazioni alleate di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Insieme a pochi altri aerei, questo trimotore rappresentò una delle più importanti realizzazioni della storia dell’aeronautica: dopo il Ca 450 fu realizzato un aereo di dimensioni ancora maggiori, il triplano Ca 4 (apertura alare di circa 30 metri, potenza 1.200 cv., carico utile 3.300 kg, velocità 140 km/h, quota massima 5.500 metri). Se si considera che non erano passati neanche 13 anni dal primo volo dei fratelli Wright, si può valutare quale fosse il progresso rappresentato da questa realizzazione.
L’ importanza dell’attività di Caproni per la città di Milano e quindi del Paese fu notevole. Il capoluogo lombardo divenne una delle città del mondo all’avanguardia tecnologica, la produzione Caproni si diffuse in molti Paesi, il suo nome pure: come è risultato dalla proiezione del brano di un film di animazione giapponese del 2013. Achille Colombo Clerici, amico del figlio Giovanni, commenta: “Sarebbe opportuno che anche Milano cominciasse a ricordare questo suo straordinario cittadino”.
FOTO il gen. Silvano Frigerio con la Consorte nel corso del festeggiamento, nel Giardino di Linate, per l’insediamento al Comando della Prima Regione Aerea salutati da Achille e Giovanna Colombo Clerici