BAGNERES-DE-LUCHON – Doppietta per il corridore della Quick-Step Floors, nonché Maglia a Pois sempre più iridata. Questa volta, però, gran parte delle responsabilità le ha avute il gemello di Simon: Yates, infatti, è scivolato ai -6 km, in una discesa abbastanza insidiosa. Secondo Izaguirre, compagno di Nibali, e terzo l’olandese Gesink. Nessuno attacca la Maglia Gialla di Gerain Thomas.
LA CRONACA
TUTTO VA A ROTOLI… DI FIENO!
Sono stati percorsi circa 30 km, quando l’intera carovana è costretta a fermarsi a causa della protesta di alcuni contadini che hanno posto delle balle di fieno in mezzo alla carreggiata, ostruendo il passaggio ai corridori. Il giudice di gara decide di fermare la corsa per procedere con il ripulimento della strada e il controllo dei successivi chilometri. Dopo il caso dei fumogeni, lo scavalcamento delle transenne, ora si aggiunge anche l’opposizione degli abitanti locali al presidente Macron.
FINALMENTE FUGA
Dopo una lunga fase di evoluzione della gara, in cui le squadre degli uomini di classifica arginano tutti gli attacchi, arrivati in maniera frequente, la fuga, come sempre molto numerosa, si viene a formare ai -118 km. Tra le 47 unità, vi sono la Maglia Bianca, Pierre Latour (AG2R La Mondiale), Greg Van Averamet, Damiano Caruso e Teejay Van Garderen (BMC Racing Team), Robert Gesink (LottoNL-Jumbo), Julien Alaphilippe (Quick-Step Floors), il campione nazionale spagnolo Gorka Izaguirre, il fratello Jon, Franco Pellizzotti e Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida) e Simon Geshke (Sunweb), in appoggio a Dumoulin. Molti, comunque, i corridori delle squadre di punta. A -107.8 km, il vantaggio degli uomini di testa è di 4’00”.
IL COL DE PORTET E’ DI GILBERT, IN DISCESA MOLTA PAURA E IL RICORDO A CASARTELLI
Grazie ad un’azione solitaria, Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) conquista il GPM di 2a categoria, precedendo Alaphilippe e Barguil (Fortuneo). Il belga, dopo lo scollinamento, è vittima di una tremenda caduta nella discesa in cui, anni addietro, perse la vita Fabio Casartelli. Il corridore italiano, in un ciclismo in cui le protezioni non erano vincolanti, cadde rovinosamente assieme ad altri corridori, cozzando con la testa sul manto stradale. L’immagine fu terribile, poiché ritraeva Casartelli privo di sensi e in un lago di sangue. Fortunatamente, Gilbert è uscito indenne, riuscendo a ripartire. Dietro, il gruppo della Maglia Gialla viaggia con una andatura molto controllata, come testimoniano i 10’34” di ritardo.
ALAPHILIPPE INSAZIABILE, NESSUNA REAZIONE DEL PLOTONE
All’imbocco della salita più ardua di giornata, il Col de Menté, attaccano Robert Gesink e Damiano Caruso, mentre il resto dei fuggitivi non risponde. Caruso e Gesink proseguono fino a 800 metri dal GPM, quando Muhlberger (Bora Hansgrohe), Alaphilippe e Pozzovivo raggiungono le ruote dei due. Ad avere lo sprint migliore è il francese, che rafforza la leadership nella classifica degli scalatori. Nel frattempo, sono diventati 11’37” i minuti da recuperare per il plotone inseguitore. A fare il ritmo c’è sempre il Team Sky.
LA MOVISTAR PRENDE IL COMANDO, SI ACCENDE LA CORSA?
E’ stato appena varcato il confine con la Spagna, quando nel gruppo la Movistar si mette in testa ad imporre il ritmo. Davanti, il gruppo degli attaccanti si sfalda con l’accelerazione sul Col de Portillon di Gesink, a cui va a ruota Pozzovivo, creando, così, una coppia al comando. Quando mancano 4,4 km al termine della salita, sui due rientrano Bauke Mollema (Trek Segafredo) e Adam Yates (Mitchelton-Scott). I due, non avendo più nulla da chiedere alla CG, erano riusciti ad entrare nella folta fuga odierna. Arrivano anche Izaguirre e Soler, ma è il britannico ad avere la gamba migliore, conquistando l’ultima cima di questa frazione. Secondo ancora Alaphilippe, Intanto si muovono Fulgsang (Astana) e Zakarin (Katusha) dalle retrovie, ma loro azione viene neutralizzata.
DISASTRO YATES, ALAPHILIPPE RINGRAZIA
Quando tutto sembrava scritto, ecco il colpo di scena nella picchiata finale: Yates scivola su un tornante dall’asfalto umido e decide addio alla vittoria di tappa. Alaphilippe ne approfitta e va a vincere la prima tappa pirenaica. Secondo e quinto Izaguirre e Pozzovivo, che fanno fare un balzo in avanti alla Bahrain Merida nella classifica-squadre. Nel frattempo, Landa (Movistar) prova a sconvolgere le carte in gioco ma la Sky non gli concede spazio.
CLASSIFICA DI TAPPA
1° Julien Alaphilippe (Quick-Step Floors) 5h13’22”
2° Gorka Izaguirre (Bahrain-Merida) +15″
3° Adam Yates (Mitchelton-Scott) +15″
CLASSIFICA GENERALE
1° Gerain Thomas (Team Sky) 68h12’01”
2° Chris Froome (Team Sky) +1’39”
3° Tom Dumoulin (Sunweb) +1’50”
4° Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo) +2’38”
5° Romain Bardet (AG2R La Mondiale) +3’21”
6° Mikel Landa (Movistar) +3’42”
7° Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) +3’57”
8° Nairo Quintana (Movistar) +4’23”
9° Jacob Fulgsang (Astana) +6’14”
10° Daniel Martin (UAE Emirates) +6’54”
MAGLIE
Maglia Gialla, leader della classifica generale: Gerain Thomas (Team Sky)
Maglia Verde, leader della classifica a punti: Peter Sagan (Bora Hansgrohe)
Maglia a Pois, maglia di Miglior Giovane: Pierre Latour (AG2R La Mondiale)
Maglia Bianca, maglia di Miglior Scalatore: Julien Alaphilippe (Quick-Step Floors)