La brutta avventura subita dalla Sindaca Chiara Calati, nella notte di giovedì 20, quando, insieme ad un’amica, nel centro di Magenta, è stata aggredita da un egiziano, sembra la fotocopia di un altro fatto di cui è stato oggetto, suo malgrado, Davide Lacerenza. Il famoso imprenditore, proprietario del locale milanese “La Gintoneria di Davide“, frequentato da molti vip, ha rilasciato in esclusiva a CAM un’intervista telefonica, in cui spiega l’accaduto. Questo il suo racconto: “Avevo accompagnato la mia ragazza a far passeggiare il cane, come al solito, nei giardini Aristide Calderini, adiacenti l’università Cattolica di Milano, intorno alle 4.30-5 del mattino. Lei stava passeggiando qualche metro davanti a me, quando ho notato al fondo del vialetto, un uomo di colore, di circa 30 anni, completamente nudo con in mano una bottiglia di vetro. Gli ho domandato cosa stesse facendo e questi ha bofonchiato frasi incomprensibili. Ci siamo allontanati per terminare il nostro giro usuale, ma, nel ritornare al punto di partenza, abbiamo notato che l’individuo sospetto si era appostato tra i cespugli. Ho sentito rompere dei vetri e, capendo la situazione di pericolo, ho detto alla mia fidanzata di allontanarsi velocemente, mentre io mi sono gettato contro il losco, cercando di bloccarlo. E’ sopraggiunta, a causa delle urla della mia ragazza, una guardia giurata che pensavamo venisse in nostro soccorso, ma così non è stato e, senza fare nulla, si è allontanata. Nella collutazione sono riuscito a bloccargli i polsi e ad avere la meglio sull’aggressore, rendendolo inerte. I soccorsi chiamati, polizia ed ambulanza, sono arrivati rispettivamente dopo 40 e 50 minuti dall’aggressione.” Davide Lacerenza ci ha detto che, tramite il suo profilo instagram di oltre 70mila followers, ha ricevuto parecchie segnalazioni da parte di frequentatori del Parco che hanno avuto diversi brutti incontri con l’uomo in questione, mai così violenti. Anche il proprietario del bar all’interno dei giardini ha dichiarato la pericolosità dell’individuo. Ha, poi, continuato al telefono con CAM: “Non sono razzista, il mio staff è composto da 15 dipendenti extra-comunitari, do regolarmente l’elemosina a chi, più sfortunato di me, chiede l’elemosin, ma l’uomo che mi ha aggredito è pericoloso per l’intera comunità e va, quindi, fermato. Ho deciso di sporgere denuncia contro l’aggressore e mi consulterò con i miei legali per un’ulteriore denuncia di omissione di soccorso nei confronti della guardia giurata.”
CAM ringrazia Davide Lacerenza per la disponibilità e per averci fornito i documenti esclusivi ( foto e video ) dell’accaduto.
Qui sotto il video dell’aggressione a Lacerenza: