Andrea Piccolo questa volta non ce l’ha fatta, anche se ha lottato come un leone e per qualche momento ha creduto di compiere il colpaccio. Dopo un gara senza sorprese, il plotone accelera per approcciare la salita di Gnadewald, con diverse nazioni che si mettono davanti a tirare per rimanere davanti. A quel punto una maxi caduta nella prima parte della corsa coinvolge numerosi corridori, tra cui il grande favorito Remco Evenepoel (Belgio) e l’italiano Samuele Rubino. Il corridore belga, oro nella cronometro individuale di categoria, perde almeno due minuti per rialzarsi e sostituire la ruota posteriore, forata nella circostanza.
Davanti è rimasto soltanto un gruppetto di una decina di corridori. Tra questi lungo la salita attaccano Andrea Piccolo (Italia) e Marius Mayrhofer (Germania), che prendono subito un buon margine. Allo scollinamento la coppia ha quasi un minuto di vantaggio sul plotone.
La forza di Evenepoele fa crollare il margine dei battistrada, che iniziano la prima salita del circuito di Innsbruck con una manciata di secondi. Appena la strada si fa impegnativa, l’allungo di un atleta fa da trampolino al nuovo show del corridore belga.
Sul finale scattano scattano Fancellu e Balmer, che riescono ad acquisire un buon margine e si lanciano all’inseguimento di Mayrhofer. Il tedesco è in evidente difficoltà ma riesce a mantenere una manciata di secondi di vantaggio sulla coppia alle sue spalle, mentre davanti Evenepoel percorre gli ultimi chilometri tra esultanze da stadio, sollevando la bicicletta sul traguardo .
Photo credit: Innsbruck-Tirol 2018 / BettiniPhoto