Mentre era in corso un incendio alla fabbrica di vernici SOL.VE.T. di Casone, il nostro Direttore, prontamente accorso per testimoniare il fatto ed avvisare in tempo reale la popolazione residente ( l’ azienda in questione produce vernici e solventi, che, bruciando, potrebbero produrre esalazioni tossiche nell’aria) è stato aggredito. La donna che si è qualificata come la proprietaria della fabbrica, lo ha aggredito verbalmente mentre stava facendo una diretta video dell’incendio. Gli ha intimato di consegnarle il tesserino stampa, anche se il compito del controllo dei documenti di riconoscimento spetta solo alle Forze dell’Ordine, e una volta avutolo lo ha consegnato ai Carabinieri, che peraltro conoscono il Nostro e sanno qual’è il lavoro di un giornalista.
Sappiamo, ad ora, che l’incendio ha colpito un dipendente che è stato trasportato prontamente fuori dalla fabbrica con l’elisoccorso.
L’impianto automatico antincendio ha funzionato perfettamente. Anche gli operai ci raccontano che l’addestramento per la sicurezza ha fatto la differenza sull’iniziale schock. Hanno reagito con i dovuti modi e con esatta procedura.
Nel momento dello scoppio iniziale, stava scaricando un auto cisterna da 30.000 litri di solvente. Gli operai hanno eseguito l’esatta procedura di allontanamento del mezzo in scarico. Se non fosse stato seguito il giusto iter ci sarebbe stata una drammatica esplosione.
Sul posto Carabinieri, Polizia Locale di Marcallo 5 autoambulanze e 2 auto mediche e l’elisoccorso che ha trasportato l’unico ferito all’ospedale di Niguarda in Codice Giallo.
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