Trentotto anni fa, il 24 marzo 1980, veniva assassinato il Vescovo Oscar Romero, mentre celebrava l’Eucaristia su un altare a San Salvador (El Salvador).
Oscar Arnulfo Romero d’America è già stato designato patrono, come segno di speranza non solo per i giovani. «Ci darebbe il tempo di lavorare a fondo per ottenere quello che io chiamo “il miracolo della pace”», aveva detto un anno fa il vescovo ausiliare di San Salvador, Gregorio Rosa Chávez, osservando la nuova violenza diffusa nel Paese dilagante nel continente e paventando una possibilità che non troverebbe resistenze da parte del Papa.
In virtù anche del suo martirio, la Chiesa ha intrapreso il procedimento di santificazione, ratificandolo.
La cerimonia di Santificazione avverrà il 14 ottobre 2018 a Roma e non sarà beatificato solo Romero, ma anche un’altra figura della Chiesa cara ai Magentini: Papa Paolo VI (Giovanni Battista Montini), già Cardinale di Milano.
Il pittore Giovanni Sesia con le su opere ha unito idealmente il nostro territorio con le due figure di Beati.
L’assistente di Romero, il Cardinal Gregorio Rosa Chavez, ha commissionato il ritratto del Vescovo salvadoregno all’artista magentino.
L’opera è stata portata, la vigilia di Natale ,nel punto dove Romero venne assassinato per difendere i diritti degli ultimi. Il quadro sarà posizionato definitivamente nella Cappella dell’Hospitalito, dove quotidianamente Romero celebrava la Ss. Messa.
L’Arte ad eterno ricordo contro ogni forma di ingiustizia.
Nella foto Giovanni Sesia, ritratto con il suo quadro raffigurante Padre Massimiliano Kolbe, anch’esso esposto nella chiesa di San Salvador.