C’era anche un passeggero italiano sull’aereo della compagnia Lion Air finito in mare pochi minuti dopo la partenza da Giacarta. Il jet, un Boeing 737 Max 8, è precipitato 13 minuti dopo il decollo, avvenuto dall’aeroporto della capitale Giacarta. Era diretto a Pangkal Pinang, sull’isola di Bangka, che si trova al largo di Sumatra, con 189 persone a bordo. Pare che sul fronte meteo fosse tutto ok, ma bisognerà capire cos’è successo al velivolo: problema tecnico o errore umano? L’amministratore delegato di Lion Air, Edward Sirait, ha spiegato ai giornalisti che il Boing aveva avuto un problema tecnico, senza specificare quale, ma che era stato risolto «secondo le procedure». L’aereo, che avrebbe raggiunto i tre mesi operatività fra pochi giorni, aveva registrato solo 800 ore di volo.
Il bilancio delle vittime è purtroppo enorme: a bordo del volo c’erano 189 persone (tra passeggeri ed equipaggio). Secondo i soccorritori non ci sono sopravvissuti. Tra le vittime ci sono un neonato e due bambini piccoli.
Il nostro sfortunato connazionale era Andrea Manfredi di 26 anni, toscano di Massa, conosciuto anche nell’ Altomilanese e al pubblico degli appassionati di ciclismo, come ci ha riferito affranto Andrea Noè, che lo aveva seguito sin da piccolo, perchè era un ex professionista , ciclista scalatore e ultimamente progettava ciclocomputer .
Il fotografo cuggionese Roberto Bettini, in questi giorni presente con le sue foto sportive presso la Sala consigliare a Magenta, nel 2015 aveva scattato centinaia di foto al Team Bardiani di cui Manfredi faceva parte. “Probabilmente-dice Noè- si trovava in Indonesia per la sua attività di progettista”.