BUSTO G. – La passione per la fotografia diventa professione, vita vissuta e testimonianza. È dedicato ad Angelo Paganini l’ultimo libro del Gruppo di Ricerca Storica di Busto Garolfo: l’indimenticabile fotografo con i suoi scatti ha raccontato quarant’anni di vita a Busto Garolfo, immortalando dalla seconda metà degli anni ’50 al 1998 (anno della sua scomparsa a soli 61 anni) momenti privati come matrimoni e funerali, eventi civici e cerimonie religiose, appuntamenti sportivi e persino incidenti. “Professione fotografo – quarant’anni di scatti di Angelo Paganini” è stato realizzato con il sostegno della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e gode dei patrocini di Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano e Comune di Busto Garolfo. Il libro sarà presentato venerdì 16 novembre nella serata di apertura della Fiera Autunnale, nella sala consiliare di via Magenta 25 (inizio alle 21).
«L’importanza di non perdere la memoria, anzi operare per mantenerla sempre viva è il lodevole scopo del Gruppo di Ricerca Storica che ogni anno presenta un lavoro originale», premette il presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi. «Il libro di quest’anno è particolarmente significativo in quanto non solamente celebra una figura storica per Busto Garolfo, ma va a toccare un passato che, nonostante sia abbastanza recente, rischia di essere facilmente dimenticato. Sostenere progetti come questo è valorizzare una comunità e permettere che mantenga viva la propria identità; scopi che sono nel DNA del Credito Cooperativo».
Per il Gruppo di Ricerca Storica, “Professione fotografo” ha rappresentato due anni di intenso quanto paziente lavoro. «Il risultato è un album fotografico che celebra l’opera di Angelo Paganini e che, attraverso il suo lavoro, racconta Busto Garolfo dal dopoguerra alla fine degli anni Settanta», osserva il presidente del Gruppo di Ricerca Storica Federica Barbaglia. «Grazie alla preziosa collaborazione dei famigliari di Paganini, abbiamo avuto accesso ad un importante archivio composto da migliaia di immagini. La difficoltà non è stata solamente nel trasporre le fotografie dalla pellicola al formato digitale, ma soprattutto nella scelta delle 250 che sono andare a comporre il libro. Alle immagini non abbiamo voluto aggiungere nulla se non una piccola didascalia per contestualizzare meglio lo scatto».
Le immagini sono state organizzate in otto capitoli per ripercorrere eventi, luoghi e cerimonie di un paese che è profondamente cambiato nelle persone, negli edifici e nelle abitudini. Ora la sfida per i cittadini di Busto Garolfo, conclude Barbaglia, «è quella di cercare tra i molti volti che compaiono nel libro, quelli più familiari di parenti e amici».
Dal libro è scaturita una mostra con 120 immagini che saranno esposte in aula consiliare domenica 18 e lunedì 19 novembre (apertura dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30, ingresso libero). Durante l’apertura della mostra sarà disponibile il libro “Professione fotografo”.