In molti a Magenta lo conoscono. Consigliere comunale, Cristiano Del Gobbo è conosciuto anche per il suo modo, “eccentrico” di vestire. Ama, nei periodi freddi portare un lungo Tabarro. Scriviamo lungo Tabarro perchè il corto viene usato per chi va in bici o in tempi remoti andava a cavallo. Cristiano adora e possiede una vecchia Jaguar che unita al suo modo di vestire lo fanno un apparire in stile “Old English”.
la storia de Tabarro:
Nel campo dell’abbigliamento, la parola Tabarro indica un mantello a ruota da uomo che ha lontanissime origini. Realizzato in panno, grosso e pesante, di colore scuro, solitamente nero, ha un solo punto di allacciatura sotto il mento e viene tenuto chiuso buttando un’estremità sopra la spalla opposta in modo da avvolgerlo intorno al corpo. Vi erano due modelli: quello classico lungo fino al polpaccio, e quello, usato per andare a cavallo e poi in bicicletta, più corto.
Già nell’antichità se ne trova una forma molto simile a quella attuale; una sua derivazione è la toga dei patrizi e senatori romani. In seguito, si ritrova nel Medioevo usato da cavalieri durante le investiture e dai medici e notabili nella vita quotidiana. Nel Rinascimento cade quasi in disuso presso l’aristocrazia e la borghesia, ma rimane molto comune presso gli artigiani, i pastori (in lana sottoposta a follatura) e il mondo rurale in genere.
Nell’Ottocento ritorna in uso presso i dandy dell’epoca. Sopravvive fino agli anni cinquanta del XX secolo, usato in ambiente rurale e montanaro, viene descritto anche nelle opere di Giovannino Guareschi e nei film dell’epoca.
Beh!… chissà? Magari Cristiano Del Gobbo, sta rilanciando un caldo indumento prettamente maschile che presto vedremo indossato dalle grandi masse?
Da TV A un servizio dedicato al Tabarro: