Monica Forte, nota ai più per essere la Presidente della Commissione Antimafia della Regione Lombardia, fa parte del Gruppo di Lavoro Pari Opportunità del M5S ed è da sempre impegnata in battaglie sul territorio in supporto alle istanze dei cittadini e cittadine:”I diritti delle donne devono essere difesi e uno Stato democratico e laico deve impegnarsi fattivamente su questo fronte”- ci dice, citando un diritto acquisito che riguarda le donne : la legge 194/78 sull’interruzione volontaria della gravidanza, che quest’anno ha compiuto 40 anni, ma che “ tutt’ora non è completamente applicabile in tutta Italia e anche in Lombardia, per colpa della massiccia obiezione di coscienza del personale medico/sanitario e per l’impossibilità dei Consultori pubblici, sottodimensionati e senza fondi adeguati, di attuare seri e duraturi programmi di prevenzione per la salute della donna”.
Monica Forte ci parla della campagna Aborto al sicuro cui lei ha aderito con fattivo impegno, insieme al M5S, alla Associazione Luca Coscioni, al Partito Radicale e al Partito Democratico, nonchè a molte altre associazioni che si battono per i diritti delle donne:
“La campagna Aborto al sicuro nasce dalla constatazione che in Lombardia le donne faticano a vedere riconosciuto il proprio diritto ad un aborto sicuro, a ricevere informazioni sulla sua prevenzione e ad accedere ad ogni metodo contraccettivo, d’emergenza e non. In concomitanza alle difficoltà di accesso ai servizi, si registrano sempre più frequenti notizie relative all’aumento numerico degli aborti clandestini, soprattutto in esito all’impiego di farmaci abortivi acquistati via Internet, con tutti i rischi che ne conseguono per la salute delle donne in particolare quelle in posizione di maggiore fragilità.”
Questa iniziativa messa in campo trasversalmente, non ha e non deve avere una connotazione politica, il suo scopo è difendere un diritto acquisito della donna: la possibilità di abortire in sicurezza in una struttura pubblica e sancisce la sua autodeterminazione riguardo il proprio corpo e la propria salute. La campagna è una proposta di legge di iniziativa popolare regionale che mira ad introdurre a livello regionale una serie di soluzioni che possano facilitare l’applicazione della L. 194/78 in Lombardia. Da novembre in tutta la Lombardia è iniziata una raccolta firme, che devono arrivare a 5000, per poter presentare la proposta. Per sapere dove firmare la proposta di legge regionale: www.abortoalsicuro.it
I punti salienti della legge sono:
1) Le informazioni (procedure, accesso ai servizi) sull’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) saranno comprensibili, esaustive e facili da reperire anche online e per telefono.
2) Qualunque consultorio o ambulatorio regionale potrà prendere appuntamenti in ogni territorio regionale, senza imporre alla donna estenuanti ricerche o code.
3) Le attività, la qualità dei servizi e la loro omogeneità sul territorio saranno monitorate annualmente e sarà promossa l’implementazione e una maggiore efficienza dei servizi, ove necessario.
4) I consultori familiari diventeranno i primari coadiutori delle attività ospedaliere per la fruizione dei servizi di IVG e saranno riqualificati per: fornire migliore assistenza (anche grazie all’eventuale potenziamento delle attrezzature) e partecipare ad alcune fasi delle procedure di IVG (es. aborto farmacologico, oltre alla certificazione).
5) Tutte le strutture ospedaliere garantiranno la gestione dei casi urgenti in tempi brevi e certi.
6) Sarà eliminato l’obbligo di ricovero per l’IVG farmacologica grazie a day hospital a più accessi, e si potranno svolgere alcune fasi della procedura anche presso il consultorio.
7) Le strutture accreditate per le prestazioni di procreazione medicalmente assistita e di diagnosi prenatale dovranno assicurare continuità terapeutica alle donne che richiedano l’aborto in esito a diagnosi di anomalie fetali o di rischi per la paziente, accompagnando la donna nelle proprie scelte.
8) Le donne che richiedono l’IVG riceveranno, durante o subito dopo la seduta, una consulenza contraccettiva e, se richiesto, saranno forniti e/o applicati gratuitamente contraccettivi (inclusi quelli a lungo termine) presso l’ospedale.
9) Alle donne che non riescono a reperire farmaci contraccettivi di emergenza sarà fornita assistenza per immediato reperimento.
10) La Regione istituisce e finanzia corsi di formazione e di aggiornamento sulle tecniche chirurgiche e farmacologiche di interruzione della gravidanza, sulla contraccezione, nonché su tematiche epidemiologiche, psicologiche e sociologiche correlate.
Grazie alla nuova riorganizzazione e all’aumentata possibilità di accedere a tecniche (oltre che più rispettose delle scelte delle donne) molto più economiche di IVG, la proposta sarà a costo zero per la regione e probabilmente prevederà un ulteriore risparmio di risorse.
Per sapere dove firmare la proposta di legge regionale: www.abortoalsicuro.it
Qui sotto il video dell’intervento di Monica Forte alla presentazione della campagna.
Pubblicato da Monica Forte su Sabato 17 novembre 2018
Qui il video delle associazioni Luca Coscioni, ALIDA Libere Donne Attive, AG!TA Mente e di Monica Forte per M5S.
Può una proposta Politica forte e con contorni altamente definiti raccogliere adesioni trasversali e unire realtà, su altri temi, poco allineate fra loro?Sì, se l'obiettivo è condiviso.Perchè la campagna Aborto al sicuro è riuscita a unirci tutt*?Ecco le prime quattro risposte. #noiaderiamoperchè
Pubblicato da Aborto al sicuro su Giovedì 7 febbraio 2019