L’esistenza di castelli preducali nei nostri pasi è ormai accertata. Al di là delle ragioni storiche che sarebbe troppo lungo riportare e che riconducono ai crudeli Ungari, ‘mali christiani’, verso il Mille l’autorità regia, non essendo più in grado di difendere il territorio dai barbari, lasciò mano libera ai signorotti locali nell’autodifesa e su questi presupposti sorsero i castelli di Galliate, Castano, Turbigo…
TURBIGO – Turbigo è sempre stato strategico. Il ‘passo’ sul Ticino – corridoio verso i valichi transalpini – era importante, per cui a guardia di tale passaggio è sempre esistito, sin dai tempi più antichi un fortilizio, sulla strada che conduceva al porto (foto). Le antiche carte lo chiamano Castellaccio, termine che è arrivato sino ai nostri giorni. Ma quando i Torriani arrivarono a Turbigo (XIII sec.) tale struttura, posta al di là del Naviglio, era cadente, per cui fu costruito l’attuale castello – come documentano gli affreschi ancora esistenti nel sottotetto – che in seguito passò attraverso una infinità di proprietà.
CASTANO – Diversamente da Turbigo dove il castello esiste ancora sull’antica ‘strada del porto’, del castello del Torriani di Castano, ci sono solamente alcune tracce. Sorgeva sicuramente sull’area attualmente occupata dalla prepositurale di San Zenone: costruito negli anni gloriosi dei Torriani (verso il 1275) venne distrutto prima del 1345, data in cui venne edificata l’attuale chiesa. Alcuni storici ne hanno tramandato la memoria, oltre al fato che in un antico stemma compare un castello: Giovanni Magistri, in un suo scritto del 1610, parla delle rovine del castello; atti notarili del XV e XVI secolo indicano una località retrostante la parrocchiale con l’appellativo ‘post-castellum’. Inoltre, in occasione di interventi sulla prepositurale, sono apparsi dei lacerti dell’antica struttura. Il restauro del campanile (1995), secondo quanto scrisse l’architetto Filippo Tartaglia, ha evidenziato, nella parte inferiore, una struttura che rimanda alla base di una delle antiche torri del castello dei Torriani. Sempre secondo Tartaglia, resti dell’antica fortificazione si troverebbero anche nei locali dell’attuale archivio parrocchiale (verso Via S. Antonio) e nella parte absidale della chiesa. Infine, a mezza altezza dall’abside è presente un tondo in pietra raffigurante “l’Agnus Dei”, un simbolo tradizionalmente utilizzato per indicare partiture murarie adibite ad altri usi e successivamente inglobate in edifici religiosi.
Tecniche innovative del giorno d’oggi potrebbero dirci molto di più, ma lasciamo il piacere della scoperta a chi si interesserà della questione dopo di noi.
FOTO 1 – Il castello di Turbigo; 2 – l’antico Castellaccio; 3 – il porto sul Ticino; 4 – pianta della chiesa prepositurale di San Zenone, edificata nel 1345, con evidenziata l’ipotetica pianta del castello dei Torrriani con le quattro torri