I giovani europei si riscoprono impegnati e ambientalisti. Da alcuni mesi dal Belgio alla Germania, dai Paesi Scandinavi all’Inghilterra centinaia di migliaia di adolescenti il venerdì saltano la scuola e scendono in piazza per chiedere ai Governi una svolta radicale nelle politiche ambientali e azioni concrete contro il surriscaldamento del pianeta. I venerdì per il clima sono nati dalla protesta pacifica di Greta Thunberg, la studentessa svedese di 16 anni che dallo scorso mese di agosto ogni venerdì si presenta davanti al Parlamento di Stoccolma per protestare contro lo scarso impegno della politica sui cambiamenti climatici. Il suo appello è stato accolto dai suoi coetanei europei e anche gli studenti italiani si stanno mobilitando con i primi sit-in a Milano, Brescia, Modena, Venezia. Il 15 marzo è in programma lo sciopero globale dei giovani per il clima (#climatestrike) e agli studenti italiani di quelle città si aggiungeranno quelli di Roma, Firenze, Napoli, Taranto, Torino, Padova. “Global strike for future” vuole svegliare i politici e chiedere di affrontare adesso, prima che sia troppo tardi, il grande problema dei cambiamenti climatici.