Chi, ieri, fosse passato da via 4 giugno a metà pomeriggio, avrebbe notato una folla multicolore e multietnica, con indosso sciarpe arancioni, radunata nel cortile di Casa Giacobbe, da dove uscivano note di jambee, tamburelli e musiche varie.
Alle ore 16 di sabato 16 marzo dal cortile di Casa Giacobbe è partita la terza edizione della Marcia delle Donne, che quest’anno è stata dedicata a Lea Garofalo, una giovane donna calabrese, madre di una bambina che, per sfuggire alla cultura patriarcale e ‘ndranghetista in cui era vissuta e garantire alla sua bambina un futuro diverso, si trasferì a Milano, dove divenne collaboratrice di giustizia e dove fu barbaramente uccisa dal marito mafioso, che era riuscito a scovarla.
Il sottotitolo della manifestazione, organizzata come ogni anno dalle associazioni Ciridì e Grisù della Casa delle Culture (villa Colombo) di Magenta con Controvento e il Rigo Musicale, con la collaborazione della Fondazione Ticino Olona, quest’anno aveva come sottotitolo “Be the eyes of peace” a sottolineare come lo sguardo delle donne, che hanno il potere di creare la vita, possa essere uno sguardo trasformatrice e di pace.
La marcia si è snodata nel parco della Battaglia ( luogo simbolo, di lotta e di liberazione) dove Vaninka Riccardi ai microfoni e Roberta Berra con Daniela Mazzeo e il corpo di ballo di Controvento hanno eseguito performance teatrali di fronte al folto pubblico, come in una via crucis laica, raccontando il percorso di annullamento e violenza che molte donne devono oggi ancora subire, ma lasciando anche un messaggio di speranza e di pace, simboleggiato dal colore arancio che tutte le/i partecipanti alla manifestazione indossavano. L’ arancione è simbolo di armonia, di creatività, di fiducia in se stessi e negli altri, di comprensione, saggezza ed equilibrio, doti che spesso vengono riconosciute all’universo femminile.
Alla Marcia delle donne, patrocinata dal Comune di Magenta, erano presenti l’assessore alle politiche giovanili Luca Aloi e l’assessore alla famiglia Rocco Morabito, che hanno dichiarato come questa manifestazione abbia toccato il cuore di tutti i presenti e lasciato un messaggio di cambiamento e di speranza.
Tra le musiche della Marcia, due ci hanno toccato perticolarmente: La ballata di Lea di Francesca Prestia, cantata in dialetto calabrese da Vaninka Riccardi
e Vietato Morire di Ermal Meta: https://www.youtube.com/watch?v=RuEDHW_31kY
Qui sotto un video della manifestazione: