L’Istituto Torno ha affrontato con il sindaco di Castano il viaggio della memoria ad Auschwitz dopo un ciclo di conferenze fuori e dentro alle aule scolastiche
In un momento nel quale gli episodi di antisemitismo si moltiplicano in Europa, l’Istituto Torno conferma la sua storica sensibilità in tema di coscienza civile attivando un progetto, dedicato alla Shoah e finalizzato alla realizzazione del Viaggio della Memoria ad Auschwitz – Birkenau. Sono partiti venticinque ragazzi sorteggiati fra gli alunni delle classi quinte dell’Istituto, accompagnati dalla Dirigente Scolastica Maria Merola, dai professori Egidio Cardini, curatore del progetto, e Anna Fornara, e dal rappresentante del comitato genitori Osvaldo Gallazzi. La delegazione del Torno non è andata sola: l’amministrazione comunale di Castano Primo ha prestato collaborazione e sostegno all’intero progetto, e il Sindaco Giuseppe Pignatiello con l’Assessore Luca Fusetti è volato a Cracovia con i ragazzi del Torno. Il gruppo è partito il 14 marzo ed ha fatto rientro il 16.
Il percorso preparatorio ad un viaggio di consapevolezza civile ad alto impatto emotivo si è snodato durante tutto l’anno scolastico, articolandosi in diversi appuntamenti, aperti a tutti gli studenti delle classi quinte. L’adesione di docenti e studenti ha stupito gli stessi organizzatori, che hanno potuto contare sulla quasi totalità degli studenti dell’ultimo anno dei diversi indirizzi.
La strada verso il Viaggio della Memoria si è aperta il 20 dicembre per un incontro introduttivo a cura di Egidio Cardini e Silvia Cella, docenti dell’Istituto. Il 9 gennaio 2019 è intervenuto invece Massimo Castoldi, direttore della Fondazione “Memoria della Deportazione” di Milano, che ha collaborato sin dall’inizio all’intero progetto. Titolo dell’incontro “Antisemitismo, antisemitismi e deportazione. Sguardo storico e processi socio-culturali”, cui è seguito un vivace dibattito. Il ciclo di conferenze si è chiuso il 15 febbraio con il momento più emotivamente coinvolgente tra quelli proposti a scuola: Lucia Massariello ha portato la testimonianza della storia della madre Maria Massariello, antifascista deportata nel famigerato lager femminile di Ravensbruck.
Il 21 febbraio docenti e studenti hanno poi visitato il Memoriale della Shoah (Binario 21), a Milano; e, il 6 marzo, si sono incontrati un’ultima una volta prima della partenza per la visione del cortometraggio di Alain Resnais (1956) sulla deportazione e liberazione dei campi di sterminio.
Giunti finalmente in Polonia e apparentemente pronti a fare i conti con l’orrore della disumanizzazione cui portano il razzismo e l’odio, giovani e adulti sono stati spiazzati dal loro stesso sguardo sui luoghi reali, cui nessuna conferenza e nessun studio libresco li avrebbe potuti preparare. Avevano studiato, ascoltato, visto le immagini, ma essere insieme di fronte alla storia, camminare fra i tetri edifici dove l’umanità perse sé stessa ha assunto un significato di sguardo interiore che li ha messi nudi di fronte alla responsabilità individuale verso la civiltà.
Il gruppo ha potuto visitare i luoghi simbolo della Shoah: il quartiere ebraico di Cracovia, l’ex-ghetto ebraico, e l’ex-fabbrica di Oskar Schindler, figura che ispirò il famoso film “Schindler’s List”. La meta finale è stata raggiunta il 15 marzo con la visita guidata al complesso di Auschwitz-Birkenau, momento di particolare raccoglimento e riflessione per tutti i partecipanti.
Studenti, professori e i membri dell’Amministrazione comunale sono tornati in Italia scossi, ma ricchi di una nuova consapevolezza e felici del percorso intrapreso. Questa lunga e complessa strada aperta dal Torno attraverso i valori della solidarietà e dell’impegno civile si è incrociata con le vie della città di Castano grazie al sostegno del Comune e ha permesso all’Istituto di mantenersi punto di riferimento culturale per il Castanese.