TURBIGO – C’è un’area, praticamente abbandonata da decenni a corollario di quella che fu la prima centrale termoelettrica di Turbigo, entrata in funzione nel 1926.
Nel 2015 Enel ha lanciato il progetto ‘Futur-e’ per trovare aziende ed idee in grado di utilizzare i vecchi siti (23) delle centrali termoelettriche. Purtroppo, Turbigo non è più dell’Enel, ma lo è stato per cinquant’anni, ma l’idea innovativa ha lo stesso valore.
A Porto Tolle, sul delta del Po, dove c’era un’ex centrale termoelettrica del genere di Turbigo, è stato progettato un villaggio turistico ‘open air’ (l’evoluzione del vecchio ‘campeggio’), sport acquatici, bike point. I canali che un tempo portavano acqua agli impianti termici saranno attraversati da surf e canoe e ci sarà spazio per commercianti e agricoltori locali che metteranno in vendita le eccellenza del territorio.
A Trino Vercellese, sede del primo impianto a ciclo combinato dell’Enel, entrato in funzione negli anni Novanta (vi andarono a lavorare anche diversi dipendenti di Turbigo), diventerà nei prossimi anni un parco tematico dedicato all’automotive della società Galileo Ferraris.
D’altra parte questi siti hanno un alto valore intrinseco: sono siti industriali, hanno tutte le connessioni alle reti esistenti, ai servizi (fognatura e depurazione delle acque), tutto quello che serve per dare una nuova vita al territorio.