Molte volte le piccole storie non fanno notizia, ma talvolta le piccole storie danno un segno di luce e speranza.
Sabato 4 Maggio si realizzerà a Vittuone, nell’hinterland milanese, un sogno durato molti anni e perseguito con costanza e determinazione.
E’ il sogno di Giovanni Ranzani, persona non vedente e pensionato ultraottantenne, per decenni operatore telefonico presso il Tribunale di Milano, Corso di Porta Vittoria.
Amante dell’arte e della musica e con una profonda spiritualità, desiderava da tempo di poter riascoltare i suoni di un organo a canne nelle celebrazioni liturgiche della sua comunità.
Sapendo che la Parrocchia era impegnata in un complesso progetto di restauro delle parti architettoniche e pittoriche della chiesa, è maturata in lui una decisione: donare interamente un organo a canne. Coadiuvato da un gruppo di amici, quello che sembrava impossibile ha cominciato pian piano a materializzarsi.
L’incontro con il m° organaro Pietro Corna è stato determinate e risolutivo. La chiesa di Vittuone avrebbe avuto il suo organo.
Il “nuovo” organo di Vittuone proviene dalla cappella del Sidney Sussex College di Cambridge (Uk). Costruito dalla prestigiosa ditta organaria inglese Harrison & Harrison nel 1963, era stato smantellato circa tre anni fa per far posto a un nuovo più grande organo realizzato nello stile barocco tedesco.
Un accurato progetto di riadattamento, alcune modifiche e la sostituzione dell’ormai obsoleto sistema elettrico di trasmissione, ha consentito di adattare lo strumento, posizionandolo nella cassa lignea su cantoria della chiesa di Vittuone.
La consolle originale è di elegantissima fattura con tasti ricoperti in avorio e finiture di pregio.
Tra pochi giorni si svolgerà il Concerto di inaugurazione tenuto dai m° Carlo Tunesi e Luca Ratti, con la partecipazioni delle Corali riunite di Vittuone e Pontenuovo di Magenta. Verranno eseguite musiche di J.S. Bach, G.P. da Palestrina, C. Franck, A. Guilmant, C.M. Widor, G. Rossini.
Giovanni è felice al punto di dire:
“sono sicuro che quando la musica di questo prezioso strumento risuonerà nelle navate della nostra Chiesa rievocherà in me la presenza spirituale dei miei genitori, dei miei cinque fratelli, dei miei adorati nipoti Angela e Guido, prematuramente scomparsi.
Ho voluto donare questo Organo alla Comunità di Vittuone e alla Parrocchia, convinto che la sua musica farà ripensare a chi un tempo ha sacrificato la propria esistenza per riuscire ad avere una famiglia e una casa, non rinunciando mai a dare testimonianza di fede, onestà e spiritualità”.