Alla vigilia della cronometro di Verona, che andrà a chiudere questa splendida 102ma edizione del Giro d’Italia, conquistato quasi certamente da Richard Carapaz (primo ecuadoriano a tingersi di rosa), possiamo assolutamente dire che Vincenzo Nibali è stato il vincitore morale di questa Corsa Rosa, animata dai suoi attacchi, che hanno mandato in difficoltà il grande rivale Primoz Roglic, considerato il favorito numero uno al termine della prima settimana di corsa, poi spentosi nel corso delle tappe alpine e dolomitiche (vedi la frazione del Mortirolo, dove lo sloveno patì enormemente lo scatto del messinese, che guadagnò più di due minuti in quell’occasione).
Il capitano della Bahrain Merida, tuttavia, oltre alle dichiarazioni senza giri di parole rivolte ai diretti rivali, ha chiarito in maniera cristallina il suo futuro e gli appuntamenti che lo attendono, Tour de France primo tra tutti: “La schiena a volte fa i capricci, ma non vedo l’età come un limite. Io, Froome, i nostri coetanei: siamo seri, professionali, teniamo a noi e al pubblico – esordisce lo Squalo dello Stretto, spostando, poi, il focus sulla sua partecipazione alla Grande Boucle, in programma a partire da sabato 6 luglio – non credo che farò classifica, poi vediamo. La mia idea sarebbe di puntare alle tappe e magari alla maglia a pois degli scalatori. Questo Giro è stato molto dispendioso”.
Nibali, dunque, toglie ogni dubbio su ciò che farà da qui in avanti, non smentendo, però, alcuni rumors che annunciano già da un po’ di tempo un accordo biennale con la Trek Segafredo, formazione in crescita come dimostra la conquista della maglia azzurra con Giulio Ciccone, giovane scalatore molto promettente che regalerà sicuramente gioie al pubblico italiano in ambito internazionale.
Il tempo, in ogni caso, dirà la sua; nel frattempo, l’ultima tappa del Giro d’Italia potrà rimescolare le carte in tavola per quanto concerne alla questione podio, sul quale vuole salire assolutamente un Mikel Landa agguerrito e in cerca di rivalsa dopo prestazioni molto altalenanti in divisa Movistar.