La Nazionale Rosa, guidata da Milena Bertolini, ritorna a giocarsi la competizione più importante e prestigiosa, dopo venti, lunghissimi anni di assenza. L’Italia si trova nel girone di ferro con Australia, Brasile (molto meno forte causa l’età più avanzata delle atlete) e Giamaica: tre sfide che possono consacrare le Azzurre, lanciando definitivamente il calcio femminile italiano ai vertici del panorama calcistico globale.
CORSI E RICORSI STORICI: QUANDO IL DESTINO PASSA DAGLI UOMINI ALLE DONNE
13 novembre 2017: minuto novantacinque. Calcio d’angolo dalla destra. Florenzi si incarica della battuta. Il giocatore della Roma sistema la sfera molto accuratamente. Nell’area di rigore della Svezia anche Buffon, che chiuderà il suo percorso con la Nazionale nel modo che meno si aspettava: da attaccante in attesa di un pallone buono, lui portiere. Parte il cross, messo fuori, però, da una difesa più coriacea e compatta delle falangi spartane. Triplice fischio da parte del direttore: le lacrime sgorgano dagli occhi di tutti i calciatori azzurri e dei 74mila presenti a San Siro, gli svedesi non contengono la gioia.
La breve cronaca precedente racconta quello sciagurato match di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018, ai quali il tricolore italiano e l’inno di Mameli non giunsero mai. In quell’occasione l’attacco azzurro si infranse sul muro eretto dalla Svezia, giunta al Meazza forte dell’1-0 conquistato all’andata a seguito di un autogol di De Rossi. Dopo 50 anni, l’Italia non prenderà parte alla Coppa del Mondo, gettando nello sconforto tutti gli appassionati e condannando al dissenso pubblico Giampiero Ventura, già vittima di molto scetticismo riguardo l’incarico affidatogli dal presidente della FIGC Carlo Tavecchio, anch’egli non visto di buon occhio dall’opinione pubblica sportiva.
9 giugno 2019, la data che può segnare definitivamente una rinascita: è il giorno in cui è in programma l’esordio della Italia Women, che affronterà l’Australia, vicecampione d’Asia e molto organizzata dal punto vista tattico. Le ragazze di Bertolini non entrano da favorite nel match, ma, di certo, sarà il campo a dire la sua, con le “nostre” donne che daranno sicuramente battaglia alle più quotate oceaniche.
Un girone che, come detto, è tutt’altro che una formalità, visto anche la presenza del Brasile, seppur sottotono a livello di prestazioni, e una Giamaica che potrebbe dar fastidio, sebbene sia l’avversario più alla portata.
LE GLADIATRICI PRONTE ALLA LOTTA: GAMA A GUIDARE L’ASSALTO ALLA GLORIA
Tra le 23 convocate per la spedizione di Francia, figurano ovviamente Sara Gama, capitano e perno della difesa che con la sua leadership ha guidato la Juventus alla conquista del Campionato e della Coppa Italia, Laura Giuliani, una sicurezza tra i pali, anch’ella protagonista della cavalcata bianconera, Barbara Bonansea, compagna di squadra delle due, nonché abile nel saltare l’avversario nello stretto grazie alle doti quasi da funambola, Manuela Giugliano, tuttocampista di casa Milan, autrice di una splendida stagione, e il duo offensivo Mauro-Girelli, due rapaci d’area che hanno trascinato la Nazionale a suon di gol verso questo splendido traguardo. Da non scordare anche Alia Guagni, che conferisce corsa e dinamicità al reparto arretrato degli esterni, Daniela Sabatino (17 gol nell’ultima annata) e Valentina Giacinti, altra pietra d’angolo del Milan e capocannoniere del campionato con 21 gol.
Un’organico, dunque, molto competitivo e assolutamente pronto a dire la sua contro tutte le rivali; le partite dell’Italia avranno luogo anche il 14 giugno alle 21 contro la Giamaica e il 18 giugno alle 21, contro il Brasile della 5 volte Pallone d’Oro Marta.