Prima partita del Mondiale di Francia, al miele per le ragazze guidate da Milena Bertolini: le azzurre soffrono, soprattutto, sul piano fisico, vanno sotto con il tap-in di Kerr (dopo il rigore parato da Giuliani), ma trovano il paregggio nella ripresa con Barbara Bonansea, che manda in delirio il pubblico italiano al 95esimo, punendo di testa l’uscita scellerata di Williams.
Non ci si poteva aspettare un risultato migliore per aprire l’esperienza femminile azzurra nella Coppa del Mondo, alla quale l’Italia non prendeva parte da vent’anni. Le Azzurre lottano su ogni pallone e non mollano di un centimetro, anche nei momenti del match in cui l’Australia cerca di imporre la propria autorità fisica e il proprio possesso-palla, a cominciare dalle retrovie, in cui spicca tra tutte le componenti una monumentale Kennedy, a tratti un vero e proprio baluardo difensivo per le oceaniche. Una vittoria, dunque, che può far crescere ancora di più la fiducia nelle proprie risorse,da parte di un gruppo che sta veramente scrivendo una svolta fondamentale nel movimento calcistico italiano.
LA CRONACA
La compagine tricolore aggredisce subito la controparte, cercando, in particolare, di cavalcare il gioco in verticale così da infastidire la linea difensiva molto alta delle rivali. E’ su una di queste situazioni che al 9′ Barbara Bonansea, imbeccata magistralmente da Manuela Giugliano, batte Williams: il guardalinee assegna il gol, ma per il VAR è fuorigioco. Il primo momento chiave ha luogo al 22′: cross dalla destra di Catley, Kerr taglia sul primo palo e viene affossata da Gama, che costringe la direttrice di gara a fischiare il rigore; dal dischetto va la stessa Kerr, che si fa ipnotizzare da Giuliani, la quale però, respinge corto, favorendo la ribattuta dell’attaccante australiana. Le giocatrici in maglia gialla colpiscono anche una traversa, mentre l’Italia accusa il contraccolpo psicologico, senza, però, scomporsi più di tanto: è 1-0 per le Kangaroos all’intervallo. Al rientro dagli spogliatoi, la CT Bertolini passa dal 4-3-3 al 4-4-2 con l’ingresso di Bartoli al posto di una spenta Galli e il duo Sabatino-Girelli davanti. La svolta arriva al 56′, con l’errore grossolano di Polkinghorne sullo stop, che si vede soffiare la sfera da Bonansea, la quale si invola verso la porta di Williams e, dopo una finta di corpo per mandare fuori tempo Kennedy, deposita il pallone alle spalle dell’estrema difensora avversaria. La partita, da qui in poi si anima, anche per le entrate in campo di De Vanna, giocatrice molto veloce e abile nel controllo palla, e Giacinti, che prova a mettere in difficoltà la difesa avversaria con i suoi movimenti di attaccante d’area. E’ proprio lei a procurarsi la punizione decisiva, dopo aver difeso perfettamente palla in mezzo a tre australiane. Sullo spiovente di Cernoia verso il secondo palo, Williams abbozza l’uscita, rimanendo nella terra di mezzo e lasciando il palo sinistro completamente libero, in direzione del quale Bonansea inidirizza di testa la palla che vale il 2-1 e i primi tre punti di questa avvenura mondiale dell’Italdonne.