Riceviamo e Pubblichiamo
“INCITATUS”
Il centro destra unito è deflagrato fin dall’inizio avendo l’accordo tra le parti più ombre che luci, più personalismi che spirito di squadra, dovute non solo all’incapacità amministrativa rivelatasi già in campagna elettorale e definitivamente saltata per aria cammino facendo, ma soprattutto è venuto meno il ruolo della signora SINDACO che da garante dell’azione di collegamento politico amministrativa della coalizione è passata a quello di giustiziere verso chi non la pensa come lei:
almeno questo traspare dai fatti che hanno poi trovato l’epilogo nella sospensione dei lavori in Largo F.lli BORGHI avvenuta per mano dell’allora vice Sindaco.
Una scelta, quella della signora SINDACO, maldestra in quanto ancora una volta ha preferito l’atto d’imperio al confronto democratico interno alla maggioranza, incrinando così ulteriormente i già problematici rapporti tra gli alleati che comunque le avevano permesso di aggiudicarsi il cadreghino.
Di più, ha saputo anche perdere lungo la strada quella fiducia che oramai la stessa sezione cittadina della Lega, nonostante i comunicati, non ha più nei suoi confronti e che cerca di mascherare in tutti i modi il vero problema: la signora SINDACO non è all’altezza del ruolo che ricopre!
La lettera controfirmata dai consiglieri comunali MASTELLI e VENER con l’aggiunta dell’oggi Assessore SOLDADINO ha finalità ben precise, vale a dire se da un lato chiede il reintegro delle deleghe strappate allo stesso Cristian Vener vice Sindaco fino a ieri, dall’altro come risulta da voci di corridoio chiede la messa in campo delle eccellenze presenti nella società civile per un rimpasto di Giunta quale ultimo tentativo per portare a compimento alcune opere di carattere prioritario che diano finalmente nuova linfa a CUGGIONO e CASTELLETTO attraverso progettualità condivise.
E’ chiaro che se la signora SINDACO non ci sentirà da quell’orecchio la rottura all’interno della maggioranza prenderà sempre più forma anche attraverso ripercussioni in Consiglio Comunale, dove il REGOLAMENTO parla chiaro: il numero legale deve esserci in ogni momento.
Ergo, se i gruppi di opposizione non partecipano al Consiglio Comunale oppure a determinati punti all’Ordine del Giorno ed identica mossa viene eseguita pure dai “tre moschettieri”, in quel preciso istante i consiglieri che rimangono in forza alla signora SINDACO: Ronchi, Porro e Panza per la Lega con Tresoldi e Marzullo di Vivere Cuggiono, non sono in numero sufficiente per raggiungere i sette nominativi necessari, con la conseguente impossibilità di governare.
Un rebelot bello e buono che dovrebbe condurre al fermo delle bocce – da parte della signora SINDACO – in modo tale da poter analizzare una volta per tutte e senza ulteriori tentennamenti se ci sono le condizioni per proseguire il mandato conferitole due anni or sono dai Cittadini, mancando queste, la logica vorrebbe un atto di coraggio politico per tornare il più presto possibile in cabina elettorale: tutto sommato la soluzione migliore, oggi tanto attesa dalla maggioranza del POPOLO ormai stufo dei soliti inconcludenti teatrini di potere!
Abramo Bellani