Ancora in via di definizione il futuro di Forza Italia, in seguito l’incontro tra i coordinatori nazionali Giovanni Toti e Mara Carfagna, i capigruppo al Senato e alla Camera Annamaria Bernini e Mariastella Gelmini e il vice-presidente Antonio Tajani: dopo le conventions del governatore ligure a Sesto San Giovanni e al teatro Brancaccio di Roma, dove Toti ha categoricamente negato una scissione, ma ha sottolineato la necessità di un rinnovamento di tutta la classe dirigente tramite elezioni primarie, utilizzando anche espressioni abbastanza forti come “bombardare il quartier generale” e “Rivoluzione di ottobre (mese in cui vorrebbe che si svolgessero tali elezioni, ndr)”, l’incontro di ieri ha portato alla luce le posizioni ancora divergenti dei capisaldi azzurri, ma una voglia di continuare a discutere in maniera aperta e pacifica per trovare una soluzione che agevoli il rilancio del partito. Tajani, all’uscita, ha dichiarato che la posizione di Silvio Berlusconi “rimane centrale e imprescindibile” e aggiunge che “Forza Italia guarda al futuro e costruisce l’alternativa al governo M5S-Lega e lo fa sulla base del presidente Berlusconi, puntando sulla riorganizzazione, su una maggior democrazia”. Toti, invece, ribadisce la sua idea di coinvolgimento globale dell’area del centro-destra, con primarie volte a scegliere la classe dirigente aperte a liste civiche simpatizzanti, associazioni, amministratori, militanti con discussione di vari temi. Un’altra alternativa viene offerta dalla vice-presidente della Camera, nonché coordinatrice nazionale di FI, Mara Carfagna, che sposa in parte l’idea di elezioni primarie, collegate, però, ad un’adesione al partito in modo tale da acquisire elettori, allargando e rinvigorendo il bacino di voti, garantendo un dibattito sui vari contenuti. “L’incontro è stato molto positivo – commenta Mariastella Gelmini al Giornale – abbiamo convenuto di proseguire il percorso di democrazia interna e di selezioni dal basso della classe dirigente, incominciando con le regole di elezione dei coordinatori regionali e poi di quelli nazionali. Abbiamo anche detto: basta parlare solo di regole, andiamo sui contenuti.” In un comunicato, la leader forzista alla Camera ha aggiunto: “Ho proposto un giro d’Italia sulle idee, da concordare con Berlusconi, Tajani, i gruppi parlamentari, in modo da parlare sul territorio delle nostre posizioni su lavoro, imprese, famiglie ambiente”. Positiva, infine, Annamaria Bernini che commenta “C’è già un’ampia condivisione”.
Il nuovo corso di innovamento e di rafforzamento di Forza Italia viene anche condiviso anche dal capogruppo azzurro magentino Giuseppe Cantoni, che appoggia in tutto e per tutto l’apertura ad un nuovo corso e commenta in maniera il cambiamento venturo: “#iostocolfuturo“.
Bisogna, dunque, trovare ancora un comun denominatore al tutto, ma la voglia di rilancio e miglioramento di un partito che oggi, secondo i sondaggi, costituisce circa il 6% dei consensi (-2% rispetto alle ultime elezioni europee), è ampia e tutt’altro che esaurita.