L’ Unità Operativa di Neurochirurgia dell’Ospedale di Legnano, diretta dal dr. Roberto Stefini, è all’avanguardia come tecniche chirurgiche per quanto riguarda gli interventi al cranio ed è dotata della più moderna strumentazione per monitorare il paziente durante l’operazione.
Il 31 luglio, un paziente è stato operato chirurgicamente di “craniotomia” e “evacuazione di ematoma sottodurale” attraverso sedazione ipnotica presso l’Unità Operativa di Neurochirurgia dell’Ospedale di Legnano, diretta dal dr. Roberto Stefini.
L’apertura della scatola cranica si chiama craniotomia e si esegue, per lo più, in anestesia generale, tranne in casi strettamente selezionati (ad esempio, qualora il neurochirurgo ritenga opportuno monitorare la funzione ‘linguaggio’ durante l’esecuzione della procedura, può eseguire l’intervento, o almeno la sua parte centrale, in anestesia locale, con il paziente sveglio.
L’utilizzo dell’ipnosi, in sostituzione dell’anestesia, è stata proposta al paziente dopo una preparazione preliminare di tre sessioni per verificare la sua capacità di raggiungere lo stato di “trance”: un elettroencefalogramma eseguito nel corso di queste sedute ha verificato il reale raggiungimento di questo stato.
Nel corso dell’intervento non è stato somministrato alcun farmaco sedativo; i medici sono ricorsi esclusivamente a una minima infiltrazione di anestesia locale a livello cutaneo dopo averla incisa, a seguito di una sensazione di disagio evidenziata dal viso del paziente attraverso comunicazione non verbale.
Conclusa l’operazione chirurgica, il paziente è stato immediatamente riportato in reparto in completo relax, riferendo una sensazione di benessere.
Utilizzare tecniche di induzione ipnotica rappresenta una rivoluzione nel campo dell’anestesiologia moderna e consente di evitare l’utilizzo massivo di farmaci e di ridurre in maniera significativa lo stress correlato all’intervento chirurgico.