Questo il post dell’Assessore Francesco Colombo: “Sabato mattina è stato individuato il responsabile dello sversamento di olio di semi di mais in Piazza Libertà. Un risultato ottenuto grazie ai filmati delle telecamere, agli accertamenti dell’Amministrazione Comunale e, soprattutto, alla professionalità dell’agente di Polizia locale, Claudio Rolla, che ringraziamo per il supporto. Il soggetto individuato dai vigili ha ammesso subito la sua responsabilità: venerdì sera, dopo aver fatto spesa alla Coop di Arconate, si è recato in piazza, dove aveva parcheggiato la sua bicicletta. Messi i sacchetti nel cestino, ha percorso il tratto di piazza che va dalla “Bottega dei Sapori” fino al “Queen’s Bar”, dove si è accorto della perdita d’olio. A quel punto si è fermato e ha deciso di buttare la bottiglia d’olio nel cestino della piazza e di andarsene, senza avvertire nessuno del danno. Quel che più dispiace – al di là del superficiale disinteresse verso la cosa pubblica – è proprio il mancato avviso, che poteva generare conseguenze ben più gravi, considerato che un ragazzino in bicicletta è caduto sull’olio, rischiando di farsi male seriamente. Il responsabile pagherà la sanzione amministrativa prevista dalla legge e le spese di pulizia del tratto di piazza sporcato dall’olio“.
Arconate, sversamento olio: attraverso i filmati è stato preso il colpevole!
Francesco Maria Bienati
Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.