Ieri pomeriggio la Sindaca del Comune di Inveruno Sara Bettinelli ha firmato un protocollo d’intesa per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti di lavori, servizi e forniture con i rappresentanti di CGL Ticino Olona, Cisl di Milano Metropoli e UIL CST Ovest.
Il Comune di Inveruno e le Organizzazioni Sindacali Confederali che hanno sottoscritto il protocollo hanno identificato nei suoi principi gli impegni e le buone pratiche cui riferirsi in materi a di appalti di lavoro, di servizi e forniture, nelle procedure di accreditamento e affidamento diretto e si è detto che questi principi dovrebbero avere una valenza generale per tutto il sistema delle imprese e degli operatori economici.
Così Sara Bettinelli: “Il decreto sbloccacantieri dà all’amministrazione un potere enorme, in un periodo in cui c’è un’attenzione minore alla tutela dei lavoratori e, parlando di appalti non si considera mai il fattore umano. In un contesto di questo tipo sottoscrivere un protocollo del genere ridà la misura della responsabilità del Comune di fronte ai suoi dipendenti -e continua- auspico che questo protocollo venga ripreso e applicato da tutti i Comuni dell’ Altomilanese, a tutela non tanto del lavoro, quanto delle condizioni di lavoro”.
Quasi sempre vengono affidati gli appalti tenendo conto solo dell’aspetto economico piu basso, e nel caso di subappalti la tutela della sicurezza, della salute e delle condizioni di lavoro dei dipendenti passano in secondo piano, quando non vengono calpestati i diritti fondamentali. Con questo accordo verranno individuati tutti gli elementi che diano punteggio e permettano al Comune di scegliere con un’ottica giusta a chi affidare gli appalti, ricorrendo il meno possibile al subappalto, che impoverisce il lavoro, riduce la responsabilità del committente ed è spesso causa di irregolarità contributiva e di sicurezza.
Il Comune di Inveruno nella costruzione delle basi d’asta verificherà il rispetto del costo del lavoro, al fine di contrastare il lavoro nero o sottopagato; si impegna inoltre a garantire un ciclo economico virtuoso ed evitare esposizioni finanziarie delle imprese e degli operatori economici, che si ripercuoterebbero sulle spettanze dei lavoratori.
Giuseppe Oliva responsabile di zona della Cisl: “Non è scontato che un’amministrazione comunale , dopo il decreto sblocca cantieri, che ha deregolamentato una serie di cose, s’impegni con un tale accordo. Nel protocollo ci sono molte scelte politiche (per es. stabilire criteri di tutela nei passaggi tra un’azienda all’altra negli appalti). I Comuni dell’Altomilanese (almeno quelli del Patto dei Sindaci) che lo hanno sottoscritto, dopo Milano sono: Rescaldina, Canegrate, Busto Garolfo, Castano e Inveruno. Auspichiamo che si estenda a tutti i 22 Comuni del Patto dei Sindaci – e sottolinea- c’è una sensibilità diversa in alcuni Comuni, ma per altri che non hanno firmato c’è dietro una scelta politica. Importante anche trasmettere i contenuti( legalità, trasparenza, sicurezza) del patto anche alle aziende partecipate comunali.”
Il segretario generale della Camera del Lavoro e rappresentante CGIL Jorge Torre parla dell’ Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture di ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione): “Nell’ Altomilanese vi sono molti casi di aziende colluse con la mafia , aziende che vengono create solo per vincere un appalto, altre per riciclare capitali frutto di traffici illegali, soprattutto nel settore dei rifiuti e dell’edilizia. E’importante che i Comuni vigilino e segnalino queste realtà, non affidando loro appalti e contratti di servizi”.