TEATRI APERTI Special Days 2019
La prima parte della Stagione Teatrale 2019/2020, denominata “Teatri Aperti Special Days”, accoglie eventi dedicati a giorni speciali dell’anno, feste nazionali, ricorrenze, momenti di festa. E’ fresca, giovane e fortemente legata al territorio e al suo modo di festeggiare la vita. Rivolta alle famiglie, ai bambini e al grande pubblico in generale, accoglie un teatro più semplice, fatto di cabaret di qualità, di favole e di eventi artistici che legano Corbetta a progetti più ampi. Di seguito il programma, la locandina e una scheda degli spettacoli.
Il programma
12 ottobre 2019 ore 21: ITALIAN BEAUTY
Di e con Leonardo Manera. Regia di Marco Rampoldi.
In occasione della Festa delle Vetrine di Corbetta
27 ottobre 2019 ore 16: MOSTRAMI I MOSTRI
In uno spazio vuoto una grande scatola; Nella e Renè ci sono seduti sopra. Con la leggerezza e la fantasia tipica dei bambini, iniziano un gioco che li conduce, ricercando la paura, ad inventare ed evocare mostri. Compagnia Il Melarancio. In occasione della Festa di Halloween
Ingresso Euro 5,00
16 novembre 2019 ore 21: #500LEONARDO
Una gioconda pop per celebrare il 500esimo Anniversario del genio italiano
Il Mosaiko Teatro, Regia di Alessandro Stellacci
Ingresso gratuito
22 dicembre 2019 ore 16: Il Canto di Natale
Con Luca Follini, Michela Costa e Vladimir Todisco Grande. Compagnia Ditta Gioco Fiaba.
Un classico racconto natalizio, che da sempre unisce grandi e piccini nella speranza di bontà, cuore e amicizia portata dallo spirito del Natale.
Ingresso Euro 5,00
La Stagione Teatri è organizzata da Associazione Culturale il mosaiko con il contributo dell’Amministrazione Comunale ed è diretta da Francesca Magistroni e Alessandro Stellacci.
I biglietti possono essere acquistati da:
Hello Cafè and Books, via Madonna 14
Cartoleria Punto e Virgola, via Mazzini 11
Idraulica Ragusa, Via Villoresi, 33
SABATO 12 OTTOBRE ORE 21
ITALIAN BEAUTY
Di e con Leonardo Manera, Regia di Marco Rampoldi
Da una collaborazione con Incontroscena, Teatri Aperti ospita un attore comico d’eccezione in uno spettacolo originale che porta in scena i vizi degli italiani, e le loro bellezze. Leonardo Manera, con la sua comicità capace di scendere negli abissi, compie un grottesco viaggio comico nell’Italia di oggi, un Paese di mostri, per raccontarcelo senza pregiudizi ma con divertimento e compassione.
DOMENICA 27 OTTOBRE ORE 16
Mostrami i mostri
Compagnia il Melarancio
In uno spazio vuoto una grande scatola; Nella e Renè ci sono seduti sopra. Con la leggerezza e la fantasia tipica dei bambini e dei ragazzi iniziano un gioco che li conduce, alla ricerca della paura, ad inventare ed evocare mostri. Si manifestano così il mostro piedone, il mostro che ti fa mostro, il mostro mangione con un occhio solo, i mostri tripunti, il mostro ottozzampe … e chi più fantasia ha, più ne metta.
Un varietà di spensierata paura che spazia dalle figure della classicità alle inquietudini contemporanee. Tutto nasce dalla scatola, magico contenitore di ogni sorpresa … e di ogni mostro. Paura? Più paura! Più paura? E se diventa troppa? La si può sconfiggere con una filastrocca.
Ingresso Euro 5,00
DOMENICA 22 DICEMBRE ORE 16
Il Canto di Natale
Compagnia DITTA GIOCO FIABA
REGIA Massimiliano Zanellati
ARTISTI IN SCENA Luca Ciancia, Luca Follini, Massimiliano Zanellati
SPAZIO SCENICO Luca Tombolato COSTUMI Valeria Bettella
Il Canto di Natale (A Christmas Carol) è una delle opere più famose e popolari di Charles Dickens. Racconto fantastico sulla conversione dell’arido e tirchio Ebenezer Scrooge visitato nella notte di Natale da tre spettri preceduti da un’ammonizione del defunto amico e collega Marley, il Canto unisce al gusto del racconto gotico l’impegno nella lotta alla povertà e la speranza che lo spirito del Natale sappia portare ognuno di noi a guardarsi dentro per riscoprire i valori dell’amicizia e del buon cuore. Rispettando il carattere e il ritmo dell’immortale racconto Ditta Gioco Fiaba ne ha prodotto uno spettacolo di sapore classico capace però di stupire e coinvolgere per gli aspetti moderni e ironici che da sempre contraddistinguono il lavoro della compagnia.
Ingresso Euro 5,00
TEATRI APERTI Appunti di viaggio 2020
La seconda parte della Stagione Teatrale 2019/2020, denominata “Appunti di viaggio”, è un viaggio che vogliamo fare insieme al pubblico, attraverso il teatro, nell’umano. Inizieremo con il racconto di un’Eva moderna, per poi portare il pubblico ad incontrare storie e attori straordinari. Incontreremo Rita Pelusio, attrice di Colorado, della Tv delle ragazze di Serena Dandini e attrice di teatro, Cinzia Brogliato, che calca da anni i palcoscenici milanesi e ci racconta da moglie la storia di Gilles Villeneuve, e infine Marco Baliani, attore italiano noto in tutto il mondo che porta a Corbetta il sua cavallo di battaglia, Kohlhaas, uno spettacolo che ha fatto più di 1000 repliche! Un intermezzo a Carnevale per bambini e in chiusura uno spettacolo di Mosaiko Teatro, un corale sulla vita, la famiglia, le anime che lottano e sognano, con il testo di un drammaturgo moderno tra i più importanti, Jon Fosse. Di seguito il programma, la locandina e una scheda degli spettacoli.
Il programma
Venerdì 17 gennaio ore 21
“E Dio creò la donna…”. Eva.
Sì, ma quale Eva? Dopo il successo di “Suonata” e “Pianto tutto” Rita Pelusio da vita a una figura
curiosa e ribelle che si affaccia al mondo con uno sguardo ancora puro, ispirata al “Diario di Eva” di
Mark Twain.
Di e con Rita Pelusio
Regia Marco Rampoldi
Sabato 8 febbraio ore 21
Il demone della velocità, Gilles Villeneuve
Cosa spinge un uomo a sondare i limiti delle possibilità umane sfidando altri uomini/gladiatori tra le curve delle piste/arene? Perché una moglie dovrebbe sopportare tutto lo stress di dover mantenere unita una famiglia? L’amore?
di Riccardo De Benedetti
con Cinzia Brogliato
scenografia Marzia Cassandro e Francesca Biffi
regia Claudio Tettamanti
Domenica 23 febbraio ore 16 – Teatro Bambini
Spettacolo comico d’ attore mino clown sulle tappe della crescita
Con Roberto Carlos Gerbolés e Massimo Zatta
Testo e regia: Silvia Priori
Costumi: Primavera Ferrari
Compagnia Teatro Blu
Sabato 21 marzo ore 21
Kohlhaas
La storia di Kohlhaas è un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500, scritto da Heinrich von Kleist in pagine memorabili.
di Marco Baliani e Remo Rostagno
dal racconto “Michele Kohlhaas” di H. von Kleist
attore narrante Marco Baliani
regia Maria Maglietta
produzione Trickster Teatro
Sabato 9 maggio ore 21
Di Jon Fosse
Cos’è allora questo sogno di cui si parla, se non la ricerca di una felicità impossibile comunque già suggerita dalla parola autunno, se non una vertiginosa, impossibile ricerca di felicità?
Il Mosaiko Teatro
Regia di Alessandro Stellacci
Mosaiko Teatro porta in scena quello che senza dubbio è il testo più famoso del drammaturgo norvegese Jon Fosse, Sogno d’autunno (1998), dove possiamo trovare tracce di Ibsen ma anche di Strindberg senza però l’esasperata legge morale del primo e la feroce contrapposizione fra i sessi del secondo.
Sogno d’autunno non è una storia sociale: le proibizioni, se ci sono, nascono per i due protagonisti dal senso del dovere abbandonato per strada che sia lei che lui a un certo punto non sanno più come mantenere. E poi c’è l’avversione verso la nuova compagna del figlio del Padre e, soprattutto, della Madre di lui. Una madre imperiosa, prevaricatrice e dominatrice che il figlio subisce e che la donna, destinata a diventare la sua seconda moglie, “cordialmente” odia. Un modo di considerare la famiglia – quello che Fosse ci presenta – molto totalizzante, quasi animalesco, un grado zero della convivenza umana destinata a fallire, uccisa dalla propria autoreferenzialità.
Sogno d’autunno dimostra come Fosse conosca come pochi gli slittamenti del cuore e quello che si nasconde nella mente e nel ventre di donne e di uomini. Tra un quadro e l’altro, dentro e fuori dal cimitero dove la coppia è giunta per il funerale della nonna dell’Uomo, la storia si dipana con svolte spesso misteriose e inquietanti.
Ma cos’è allora questo sogno di cui si parla, se non la ricerca di una felicità impossibile comunque già suggerita dalla parola autunno, un presagio per altre fini, per altre morti se non una vertiginosa, impossibile ricerca di felicità? Con un’amara vittoria del sesso femminile su quello maschile: eccoli, infatti, alla fine i due uomini già morti in casa a discutere fra loro mentre le tre donne si incontrano suggerendoci non tanto l’ipotesi di una pace armata quanto quella di una specie di “sorellanza “ nata dal dolore e dalla ribellione nei confronti di un mondo che non dovrà più essere a misura di maschio.