TURBIGO – La Pro-Loco ha avviato un concorso gratuito sul tema ‘Disegna la tua Giobia’ (le domande andavano presentate entro il 10 ottobre) che ci ha dato motivo di riflessione. Non c’è dubbio che si tratta di una festa dalle origini antichissime, nota agli etnologi nei suoi elementi essenziali: figura femminile, appesa ad un palo, rogo dello stesso… E’ quanto avviene a Turbigo (e non solo) da decenni: la figura, un tempo, era progettata e realizzata in cartapesta dalla buonanima di Ermanno Solivardi ed erano delle vere e proprie opere d’arte!
La festa avviene l’ultimo giovedì di gennaio, quindi prima della quaresima. E’ la festa dell’erba nuova, del nuovo ciclo vegetativo e quindi una festa che dovrebbe essere sorta dopo la scoperta dell’agricoltura, in quanto i paleolitici, ancora cacciatori, non erano interessati alla vicende della vegetazione. Sono gli agricoltori a sentire il richiamo della foresta, della potenza divina della Madre Terra.
La festa della Giobia è quindi una festa magico-religiosa, avente il fine di promuovere la fecondità della natura risorgente in primavera: in essa confluiscono elementi delle più varie culture umane, tutte poggianti su quel sostrato agrario che ha alimentato la vita nei secoli passati…
FOTO Un manifesto della Giobia di una edizione precedente, Ermanno Solivardi intento a lavorare…