Riceviamo e Pubblichiamo
Il Partito Democratico di Magenta sin dall’inizio di questa emergenza si è messo a disposizione – tramite i propri consiglieri comunali – sia dell’amministrazione comunale che delle autorità sanitarie per offrire supporto e collaborazione. Teniamo a ribadire che in un momento così drammatico la parola d’ordine è lavorare insieme, al di là di ogni differenza politica. Tuttavia, pur facendo appello al senso di responsabilità collettivo, non possiamo non evidenziare gravissime carenze comunicative, già messe in luce dalla stampa locale, sia da parte del sindaco che delle autorità ospedaliere. A differenza di quanto accade in molti Comuni della zona, i cittadini di Magenta hanno incontrato difficoltà nel ricevere informazioni sulla rimodulazione dei servizi comunali, sui negozi che effettuano consegne a domicilio, sui servizi di sanificazione delle strade, sul numero di contagi in città. “In queste settimane i capigruppo di minoranza, dopo diverse sollecitazioni, sono stati convocati dal sindaco in sole due occasioni – spiega Enzo Salvaggio, capogruppo PD – nelle quali si è discusso principalmente del bilancio 2020. Su questo fronte abbiamo avanzato proposte concrete per sostenere famiglie, commercianti e lavoratori in difficoltà. Il pericolo concreto è che, una volta conclusa la fase di emergenza, la crisi economica si abbatta duramente su tante categorie sociali, che fin da ora non possono essere lasciate sole. Bisogna pensare immediatamente al dopo”. Ancora più grave il silenzio assordante dei dirigenti ASST che gestiscono l’ospedale. Continue voci di malumori da parte degli operatori sanitari del Fornaroli, impegnati in prima linea nella battaglia contro il virus, sono accompagnate dall’assenza totale di informazioni: ad oggi non è possibile sapere come sono stati organizzati i reparti dell’ospedale magentino, come vengono gestiti i pazienti Covid-19, non solo nella fase del ricovero presso la struttura sanitaria, ma anche nel momento delle dimissioni, per l’impossibilità di rientrare a casa coi familiari sottoposti a quarantena, com’è la reale situazione di impiego del personale ospedaliero e come viene tutelato in questo momento molto delicato.
Nelle scorse settimane abbiamo inviato una lettera a Sindaco e Asst per chiedere chiarezza e, non avendo ottenuto risposte, invochiamo ancora una volta trasparenza.
Non si può chiedere ai cittadini sacrifici e collaborazione, senza coinvolgerli e renderli responsabili con informazioni chiare, trasparenti e tempestive su tutti i fronti.
Luca Rondena