Comunicato Stampa:
“Non soddisfatti dai risultati ottenuti, ignorati molti territori”
Depositata una question time che verrà discussa martedì prossimo in Consiglio regionale
Milano, 2 luglio 2015 – “Si può dire di tutto, tranne che essere soddisfatti. Sollazzarsi perché su 61 chiusure siamo riusciti ad evitarne 15, e a ottenere qualche sparuta flessibilità su le aperture a singhiozzo, vuol dire fare un torto a quei cittadini della Lombardia, soprattutto anziani, che d’ora in poi saranno costretti a subire forti disagi per pagare un bollettino o ritirare la pensione”.
Così il Vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) commenta l’audizione del Sottosegretario Daniele Nava davanti alle Commissioni congiunte Bilancio e Attività produttive nel corso del quale è stato fatto il punto del progetto di razionalizzazione di Poste Italiane nella regione.
“La Lombardia – aggiunge Cecchetti – ha un residuo fiscale con lo Stato di oltre 50 miliardi di euro all’anno e dunque merita rispetto. Le Poste sono inoltre pubbliche, pagate da tutti i contribuenti lombardi, dunque se vogliono fare business al riparo dello Stato non va bene. Io dico che si deve fare di più, cercando di venire incontro alle esigenze dei territori, come quello ad esempio della provincia di Milano, che risultano incredibilmente esclusi nell’elenco degli uffici postali salvati dalla chiusura”.
Cecchetti ha depositato una question time che sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale con la quale chiede di riaprire il Tavolo con Poste italiane per bloccare il piano chiusure in tutta la Lombardia.