XX – Nel maggio 2001 le liste che si presentarono alle elezioni comunali furono quattro:
1 – CASA DELLE LIBERTA’– Laura Mira Bonomi: 2816 voti (55,71%);
2 – RIFONDAZIONE COMUNISTA – Francesco Foti: 505 (9,99%);
3 – SOCIALISTI DEMOCRATICI – Vitaliano Ferullo: 391 (7,73%);
4 – SVILUPPO SOLIDALE – Franco Goi: 1343 (26,57%).
Alle elezioni anticipate del 2001 si era giunti dopo che l’Amministrazione guidata da Franco Goi (centrosinistra) si era piegata su se stessa in quanto un gruppo di consiglieri di maggioranza avevano votato contro il bilancio comunale attivando così la procedura di commissariamento del Comune.
Ecco il Consiglio Comunale che sortì dalle elezioni vinte dalla ‘Casa delle Libertà’:
1 – MIRA BONOMI Laura, Casa delle Libertà, sindaco; 2 – FERRARIO Patrizia, Lega Nord, vice sindaco; 3 – ZANONI Aimo; 4 – ZANFORLIN Daniele, Lega Nord; 5 – BRAGA Lino, Forza Italia; 6 – ALLEVI Fabrizio; 7 – ARTUSI Marzia, indipendente; 8 – COLOMBO Elena, Forza Italia; 9 – GARAVAGLIA Christian, Alleanza Nazionale; 10 – LEONI Manila, Forza Italia; 11 – GARAVAGLIA Alberto, Lega Nord; 12 – SEMINARA Antonio, Forza Italia; 13 – GOI Francesco, Sviluppo Solidale; 14 – CIPELLETTI Giuliano, Sviluppo Solidale, lascerà il posto a Edoardo Stefani (2001); 15 – MENASPA’ Severino, Sviluppo Solidale. Nel settembre 2002 lascerà il posto a Antonella Bonetti; 16 – FOTI Francesco, Rifondazione Comunista; 17 – FERULLO Vitaliano, Socialisti democratici. Il 3 maggio 2002 si dimetterà per lasciare il posto a Mario Moretti.
Nel settembre 2002, in occasione del matrimonio tra l’assessore Zanforlin e il Sindaco, avvenne la sostittuzione dello stesso per incompatibilità prevista dalla legge.
LE AMMINISTRATIVE DEL 28 MAGGIO 2006
Il tema dominante dei primi anni del XXI secolo era stata la protesta dei Comitati contro la decisione del Consiglio Comunale favorevole al raddoppio in sede delle Fnm: una soluzione compensata da due sottopassi, uno svincolo importante sulla SS 341 e la variante esterna ai confini con Robecchetto con Induno. Da questa protesta civica aveva preso vita “Turbigo da Vivere”, ma i vari leader della protesta avevano trovato collocazioni politiche diverse nel panorama politico locale in vista delle elezioni del 2006, dando vita ad una serie di liste eletorali.
1) FORZA ITALIA-LEGA NORD- ALLENZA NAZIONALE con Laura Mira Bonomi, sindaco, 1612 voti (37,82%) ;
2) TURBIGO DA VIVERE con Marco Cagelli, sindaco, 1082 voti (25,39%);
3) CENTROSINISTRA PER TURBIGO con Filippo Ascanio Valentini, sindaco, 680 voti (15,95%);
4) UNIONE DEMOCRATICA CENTRO con Roberto Lassini, sindaco, 579 voti (13,59%);
5) SOCIALISTI E CRISTIANI DEMOCRATICI con Alessandro Ferrari, sindaco, 309 voti (7,25%).
L” architetto Laura Mira Bonomi fu riconfermata dall’elettorato turbighese alla carica di Sindaco e toccò a lei gestire gli interventi connessi al potenziamento della Ferrovia che, oltre alle opere di compensazione già accennate riguardanti la viabilità, ci fu la realizzazione della ‘piazza ‘Madonna della Luna’ che ha certamente fatto fare un salto di qualità al paese. Segue la composizione del Consiglio Comunale, la cui maggioranza di centrodestra fu riconfermata anche nel decennio successivo (2011-2021) grazie alle scelte effettuate.
1 – MIRA BONOMI Laura (Fi), Casa delle Libertà; 2 – GARAVAGLIA Christian (An), vice sindaco; 3 – ALLEVI Fabrizio (An); 4 – LEONI Manila (Fi); 5 – ARTUSI Marzia (Fi); 6 – CANDIANI Stefano (Lega Nord), assessore esterno ai Lavori Pubblici; 7 – ZANONI Faustino (Ind.); 8 – TAPELLA Emanuele, consigliere Fi; 9 – GARAVAGLIA Alberto; 10 – FERRARIO Patrizia, Lega Nord; 11 – LAMBRANZI Lorella, Fi; 12 – COLOMBO Elena, Fi; 13 – SCANDELLA Jordan, An; 14 – CAGELLI Marco, “Turbigo da Vivere”; 15 – CIPELLETTI Giuliano, “Turbigo da Vivere”; 16 – BONETTI Antonella, “Turbigo da Vivere”; 17 – VALENTINI Filippo, centrosinistra per Turbigo; 18 – LASSINI Roberto, Unione Democratica di Centro.
FOTO Laura Mira Bonomi con il sindaco di Magenta e, sotto, la prima seduta del Consiglio Comunale (2001)
- In questi venti ‘puntate’ abbiamo raccontato la storia amministrativa turbighese, semplicemente con l’intento di non disperdere il lavoro di ricerca storica locale che avevamo fatto, convinti come siamo che più c’è storia, più c’è qualità, anche se il tempo presente sembrerebbe disinteressato al passato remoto, ma va bene lo stesso.