Metalsigma Tunesi spa, società specializzata nella produzione di facciate in alluminio e complementi dell’involucro edilizio insieme a componentistica navale di altissima qualità ha formalizzato al Tribunale di Milano un ricorso per pre-concordato, con il supporto dell’avvocato Fabio Cesare di MCM Avvocati, per ottenere le autorizzazioni necessarie per un piano di rilancio; ciò si realizzerà attraverso la richiesta di omologa dell’accordo di ristrutturazione ai sensi dell’art 182- bis R.D. 267/1942, che sarà presentata auspicabilmente entro l’autunno.
Il Piano, già in corso di negoziazione con i creditori, prevede il supporto di Permasteelisa, la cessione di asset immobiliari e, dopo l’approvazione del Tribunale, l’esecuzione dell’affitto del ramo di componentistica navale ad una Società del Gruppo Fincantieri.
L’operazione sul ramo navale si inquadra nella più ampia strategia di internazionalizzazione del Gruppo triestino dei componenti di arredo navale ad alto valore aggiunto, in continuità con il percorso intrapreso con successo negli ultimi anni.
Il piano di rilancio di Metalsigma, subordinato, in ogni caso, all’omologazione da parte del Tribunale, di un accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182- bis R.D. 267/1942, nel suo complesso garantirà la continuità aziendale e la salvaguardia dei livelli occupazionali.
” Per il rilancio dell’azienda”, dichiara Giorgio Campeggio, AD di Metalsigma, “abbiamo deciso di concentrare le nostre risorse nel business delle facciate continue, su cui abbiamo avuto importanti commesse in questi anni. Una volta che l’accordo di ristrutturazione sarà omologato dal Tribunale, il ramo civile proseguirà con il supporto di un partner finanziario di primaria importanza, Parfinco SpA, mentre il ramo navale proseguirà la sua operatività all’interno del Gruppo Fincantieri, con ancora maggiore impulso e solidità rispetto al passato, valorizzando le competenze interne e l’apporto del parco fornitori, per assicurare un servizio di qualità e tecnologicamente innovativo a tutti i suoi clienti: cantieri italiani, esteri e società armatrici”.