Il gesto del buttar via ha radici e ragioni antropologiche e psicologiche radicate, è un atto di purificazione, attraverso cui l’uomo si rigenera, abbandonando le scorie di sé stesso: si spoglia simbolicamente dell’apparenza e recupera la sostanza dell’essere. C’è luogo e luogo però dove buttare i nostri rifiuti. Ultimamente lungo la superstrada, all’imbocco dell’autostrada e sulle rotonde si trovano scenari di spazzatura colossali. Mi chiedo: per quale motivo? Cosa impedisce di utilizzare gli spazi destinati alla spazzatura? Cosa frena la persona dal compiere un gesto benevolo verso il Creato e in ultima analisi verso sé stesso nel lasciare i rifiuti negli appositi contenitori anziché abbandonarli, deturpando l’ambiente dove viviamo? Fosse solo per un aspetto estetico, ma ragazzi vogliamo elevati verso la strada per essere cittadini consapevoli? Pochi step:produco spazzatura, la raccolgo, la metto nello spazio o nel cassonetto destinato alla raccolta degli scarti. Che differenza in termini di tempo e fatica ci sarebbe tra buttare i rifiuti su una strada e deporli nei posti adeguati? Spiegartelo o non fatelo. Una domanda mi sorge ma coloro che hanno in gestione i tratti di strada imbrattati, per ché non si attivano per la pulizia? Ma il senso civico che dovrebbe renderci persone amanti della città, degli spazi pubblici, dove è finito? Cosa potremmo fare noi singoli cittadini per rendere migliore lo spazio in cui passiamo, viviamo, transitiamo?
N.L.