Il Ticino si è alzato in maniera impressionante nelle ultime ore.
A preoccupare c’è la situazione, già grave, del fiume in località Castelletto di Cuggiono dove, da anni, è in corso l’erosione delle sponde. Negli ultimi giorni il corso d’acqua ha mangiato almeno un metro e mezzo di sponda sul lato lombardo.
“Presenterò denuncia alle autorità competenti – annuncia Andrea Azzimonti che vive proprio nei pressi del fiume ed è proprietario di un terreno che è stato letteralmente divorato dal Ticino – nel corso degli anni ho presentato numerose sollecitazioni ad intervenire, ma non è mai stato fatto niente. Hanno avuto tutto il tempo per fare qualcosa, ma non hanno mai fatto nulla. Quando era in secca avrebbero potuto recuperare il vecchio materiale, ma non lo hanno fatto. Ora ci troviamo in una situazione dalla quale non ne usciremo”.
Azzimonti spiega che anche in questi giorni nessuno ha monitorato quel che succedeva in località Castelletto. Le forti piogge non lasciavano presagire nulla di buono e, infatti, buona parte della sponda è crollata da venerdì ad oggi. Non si è visto nessuno del Parco del Ticino, volontari di Protezione Civile, Carabinieri o altro.
Intanto l’acqua sradica le piante e le porta a valle con tutti i pericoli che ne conseguono. “Siamo abbandonati a noi stessi – conclude – Nessuno si è mai preoccupato. Adesso però dico basta. Se non intervengono in maniera decisa, questa volta la denuncia la presenterò, anche per cautelarmi. Io lo avevo fatto presente più volte quello che succedeva. Una denuncia per mancanza di manutenzione e verifica delle condizioni di sicurezza”.